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Die Hard, come poteva essere il film cult: le idee prima della produzione

Die Hard - Duri a morire è ormai un film cult, ma all'inizio la pellicola con Bruce Willis era molto diversa da quella che poi vide la luce

Die Hard, come poteva essere il film cult: le idee prima della produzione

Die Hard - Duri a morire è il film del 1995 diretto da John McTiernan che va in onda questa sera alle 21.10 su TwentySeven, canale 27 del digitale terrestre. Si tratta del terzo capitolo della saga cinematografica dedicato al personaggio di John McClane, uno dei personaggi più famosi di tutta la carriera di Bruce Willis.

Die Hard - Duri a morire, la trama

John McClane (Bruce Willis) è un detective della città di New York che viene richiamato in servizio quando un folle di nome Simon (Jeremy Irons) richiede la sua presenza sul campo, sotto la minaccia di fare esplodere vari luoghi della città, con incredibili perdite di vita. Dopo aver fatto esplodere un palazzo per dimostrare la sensatezza delle sue minacce, Simon chiede che McClane esegua i suoi ordini, in una versione violenta del gioco Simon ordina. Proprio durante una delle richieste del criminale, McClane si trova a girare per Harlem con un cartello offensivo al collo che lo rende subito bersaglio di una gang del quartiere, pronta a linciarlo. Prima che accada l'inevitabile, il detective viene salvato da Zeus (Samuel L. Jackson), un negoziante che, suo malgrado, viene coinvolto nella missione di McClane. I due, rispondendo a enigmi e indovinelli, dovranno evitare la tragedia e, nel frattempo, cercare di fare luce sulla persona che si nasconde dietro il nome di Simon.

Ecco come doveva essere il film all'inizio della produzione

A venticinque anni di distanza dall'uscita in sala, Die Hard - Duri a morire continua ad essere un cult, un film imprescindibile della storia del cinema action. Ma, come spesso accade in quel di Hollywood, il film di John McTiernan ha rischiato di essere ben diverso da quello che poi ha visto la luce della sala. Sul sito dell'Internet Movie Data Base, infatti, vengono elencate tutte le modifiche che la pellicola ha subito nel corso della produzione, a dimostrazione che il film arrivato al cinema era ben diverso da quello che si era immaginato prima che le riprese iniziassero. Ad esempio la pellicola all'inizio avrebbe dovuto intitolarsi Simon dice, proprio per richiamare il gioco che il villain della pellicola mette in scena per creare problemi al protagonista. La sceneggiatura, poi, interessava molto al produttore John Silver, che era pronto a trasformarla nel nuovo capitolo di Arma Letale, altra saga cinematografica molto famosa nel genere action. La Twentieth Century Fox, tuttavia, si rifiutò di vendere lo script a John Silver.

Un altro cambiamento rispetto al prodotto finale, sempre secondo il sito già citato, riguarda il personaggio di Zeus, quello interpretato da Samuel L. Jackson. Nelle prime fasi della produzione, infatti, si era accarezzata l'idea di farlo interpretare da una donna, cambiando di fatto tutta la dinamica tra i due protagonisti della pellicola. Quando si decise, invece, di renderlo un personaggio maschile, la produzione contattò l'attore Laurence Fishburne, che i più conoscono per il suo ruolo nella saga di Matrix. L'attore, però, in un primo momento decise di rifiutare la parte. Quando cambiò idea e tornò all'attacco, Samuel L. Jackson era già stato assunto e non si poteva tornare indietro sulla decisione. All'inizio, poi, non doveva esserci nemmeno la scena di sesso tra Jeremy Irons e Sam Phillips: quando, però, il film ottenne comunque una restrizione a causa della violenza, il regista decise di inserirlo. Dal momento che Die Hard - Duri a morire aveva comunque una restrizione per gli spettatori minori di diciassette anni, John McTiernan decise di spingere sull'acceleratore.

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