
«Quando mi hanno chiamato per dirmelo pensavo fosse uno scherzo». Risponde ai giornalisti così, con sincerità, Francesco Costabile, il regista di Familia che ieri è stato designato a rappresentare l'Italia nella categoria che premia il film internazionale alla 98a edizione degli Oscar.
Una scelta che definisce «molto coraggiosa» quella della commissione istituita dall'Anica (l'associazione dei produttori italiani) per conto dell'hollywoodiana Academy of Motion Picture Arts and Sciences e composta da Micaela Fusco, Alessandra Magliaro, Gabriele Muccino, Olivia Musini, Simona Paggi, Federico Pontiggia, Micaela Ramazzotti, Stefano Sardo e Vito Sinopoli.
In effetti quest'anno erano molti (ben venticinque) e eterogenei i titoli che si erano iscritti per concorrere, tra i papabili c'erano Duse di Pietro Marcello, Fuori di Mario Martone, Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri, Il treno dei bambini di Cristina Comencini, Le assaggiatrici di Silvio Soldini, Napoli-New York di Gabriele Salvatores e Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi che, insieme a Diamanti di Ferzan Özpetek ha fatto parte della rosa dei tre titoli che la commissione ha votato fino all'ultimo turno.
A spuntarla, un po' a sorpresa, ecco Familia con Francesco Gheghi (miglior attore nella sezione Orizzonti della Mostra del cinema di Venezia lo scorso anno e migliore non protagonista ai David di Donatello), Barbara Ronchi, Francesco Di Leva e Tecla Insolia con la sceneggiatura di Francesco Costabile, Vittorio Moroni e Adriano Chiarelli, dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste.
L'opera seconda di Costabile lavora dunque su un fatto vero di cronaca con la rappresentazione degli abusi di un padre (Francesco Di Leva) sulla moglie (Barbara Ronchi), con i figli che ci vanno di mezzo: «La violenza di genere appartiene a tutte le società, è un tema transculturale, universale e urgente da portare al pubblico soprattutto in questo momento storico. Tanto più oggi con la morte di Charlie Kirk che era un rappresentante estremo dell'America repubblicana e estremista in cui le donne sono vittime» dice il regista che, per la campagna degli Oscar, aggiunge di volersi affidare completamente ai produttori, in particolare Giampaolo Letta di Medusa Film e a Nicola Giuliano di Indigo, ma nella compagine c'è anche la Tramp di Ficarra e Picone (con Attilio De Razza e Nicola Picone) e la O' Groove di Edoardo De Angelis e Pierpaolo Verga.
Tutti dovranno lavorare per trovare velocemente un distributore del film negli Stati Uniti.
Infatti la shortlist, che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall'Academy, sarà resa nota il 16 dicembre 2025. Ci sarà poi l'annuncio delle nomination con le cinquine dei film il 22 gennaio 2026 e, infine, la cerimonia degli Oscar il 15 marzo.