Cinema

John Wick, la carriera di Keanu Reeves, tra lutti, malattie e soddisfazioni

John Wick è la pellicola che ha riportato le luci dei riflettori su Keanu Reeves, dopo che l'attore si era allontanato dalle scene per riprendersi dalle tragedie che avevano scandito la sua vita

John Wick, la carriera di Keanu Reeves, tra lutti, malattie e soddisfazioni

John Wick è il film diretto da David Leitch e Chad Stahelski che va in onda questa sera alle 21.21 su Italia 1. Il film ha avuto il merito di riportare Keanu Reeves al grande pubblico, con una pellicola che si è scoperta essere solo il primo capitolo di una vera e propria saga, il cui quarto capitolo - che come si legge su MovieMag avrà una durata fiume di due ore e quarantanove minuti - arriverà nei cinema il prossimo 23 marzo.

John Wick, la trama

Dopo aver perso la moglie a causa di un male incurabile, John Wick (Keanu Reeves) apre la porta all'arrivo di un cucciolo di beagle di nome Daisy che rappresenta l'ultimo regalo del suo grande amore. La moglie, infatti, voleva che John Wick si ricordasse l'importanza di amare anche a dispetto di un cuore spezzato. Qualche tempo dopo John e Daisy vengono avvicinati a un distributore di benzina da tre uomini russi il cui leader Iosef (Alfie Allen) vuole comprare la macchina dell'uomo, una Mustang del 1969. John però è irremovibile e si allontana senza sapere di aver fatto arrabbiare Iosef e di essere entrato nel suo mirino. Quella stessa notte, infatti, i russi fanno irruzione in casa dell'uomo colpendolo fino a fargli perdere i sensi per poi rubargli l'auto e, soprattutto, uccidendo Daisy. Quello che Iosef non sa, però, è che John Wick è un ex assassino, un mercenario con una reputazione che parla per lui e che lavorava proprio per il padre di Iosef, Viggo (Michael Nyqvist). Quest'ultimo cerca di fare da mediatore con John, cercando una soluzione pacifica. John, però, risponde con la promessa di morte. A quel punto inizia una vera guerra tra l'ex assassino e i sicari mandati dal leader russo.

La difficile ma straordinaria vita di Keanu Reeves

Quando è uscito il libro di Matthew Perry, Friends, amanti e la Cosa Terribile, uno degli elementi su cui i lettori si sono accaniti con maggior veemenza è un passaggio in cui l'attore "scherza" sul fatto che Keanu Reeves sia ancora in vita e altre persone di talento no. Lo scandalo che ha sconvolto i lettori è legato soprattutto a come Keanu Reeves viene percepito. L'attore, notoriamente molto gentile coi fan, potrebbe essere un divo di Hollywood a tutti gli effetti, con alle spalle saghe che hanno rivoluzionato la storia del cinema. Eppure l'attore di John Wick è sempre rimasto molto utile e, cosa ancora più importante, è sempre stato una grandissima fonte di ispirazione. Questo perché, a dispetto del suo non voler mai affrontare pubblicamente aspetti tragici della sua vita, Keanu Reeves ha avuto una vita che definire difficile sarebbe un eufemismo.

Nato in Libano il 2 settembre 1964, Keanu Reeves ha cominciato sin da subito ad affrontare ostacoli più grandi di lui. Quando aveva appena tre anni suo padre, come si legge su Medium, abbandonò la famiglia, mentre era alle prese con una dipendenza da eroina. Sua madre lavorava come spogliarellista ed era l'unico adulto a prendersi cura di Keanu Reeves e di sua sorella Kim. La famiglia, ora composta solo da tre componenti, decise allora di lasciare il Libano per l'Australia, prima di giungere negli Stati Uniti e, infine, a Toronto, dove rimasero in pianta stabile. Per tutto questo tempo la madre dell'attore si sposò tre volte, portando i figli a non avere una stabilità né nei luoghi né nelle persone. Per Keanu Reeves questo significò affrontare l'adolescenza con una sorta di rifiuto delle figure autorevoli e con l'abbandono degli studi quando era ancora al liceo. Da sempre desideroso di diventare un attore, Keanu Reeves sembrava in realtà propenso a intraprendere la carriera di giocatore professionista di hockey, ma un brutto infortunio al ginocchio glielo impedì.

Dopo essersi fatto le ossa in teatro ed essere apparso in molti spot, Reeves debuttò nel cortometraggio One Step Away, esperienza che poi lo convinse a trasferirsi a Los Angeles e a intraprendere sul serio la carriera di attore. Negli anni '90 la sua fama comincia a crescere, anche grazie a pellicole come Point Break, ma è negli stessi anni che lo raggiunge un'altra tragedia: l'amico River Phoenix viene trovato morto per overdose fuori al Viper Room, il locale di Johnny Depp. Inoltre, nel 1992, alla sorella dell'attore viene diagnosticata la leucemia che spingerà Keanu Reeves a investire molto nella ricerca contro il cancro. La sua carriera intanto continuò a crescere, da Speed con Sandra Bullock a L'avvocato del diavolo, dove recitava insieme a Charlize Theron, fino al 1999 quando viene scelto per interpretare il protagonista di Matrix. Durante questo periodo l'attore incontrò Jennifer Syme, che sembrava destinata a diventare il suo grande e unico amore. Un anno dopo l'inizio della loro relazione Syme rimase incinta e i due andarono a vivere insieme. Il bambino però nacque prematuro e purtroppo i medici non poterono far nulla per salvare la creatura a cui venne dato il nome di Ava Archer Syme-Reeves. La grave perdita minò il rapporto tra Reeves e Syme, al punto che i due decisero di lasciarsi, sebbene decisero di rimanere in contatto. Il 2 aprile 2001, mentre stava rientrando a casa da una festa, Jennifer Syme perse il controllo della macchina e andò a sbattere contro delle macchine parcheggiate. Morì all'istante. In un'intervista riportata da People Reeves ha detto: "Non è giusto, è assurdo. Il lutto può cambiare forma, ma non se ne va mai. Le persone credono in questo malinteso per cui puoi scendere a patti con il lutto e si dicono: 'È andato. Sto meglio'. Be', si sbagliano. Quando le persone che ami se ne vanno, tu rimani solo.

" E fu proprio la consapevolezza del lutto e di tutte le sue forme a spingere l'attore ad accettare il ruolo di John Wick dopo essere stato per un po' lontano dalle luci dei riflettori, per affrontare anche uno stato di depressione da cui uscì anche grazie al sostegno dei fan.

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