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Maria regina di Scozia, la vera storia dietro il film

Tra le tante personalità che hanno ruotato intorno al trono britannico, Maria Stuarda è una delle più note: ecco cosa c'è dietro il film con Margot Robbie

Maria regina di Scozia, la vera storia dietro il film

Maria regina di Scozia è il film del 2018 diretto da Josie Rourke che va in onda questa sera, in seconda serata alle 23.19 su Iris. Si tratta del debutto dietro la macchina da presa per la regista che, prima di arrivare al cinema, era già una nota regista teatrale nonché direttrice del teatro Donmar Warehouse di Londra.

Maria regina di Scozia, la trama

L'anno è il 1561 e dopo la morte di suo marito, Maria Stuarda (Saoirse Ronan) torna in Scozia con l'intento di rivendicare il trono d'Inghilterra, sul quale siede la cugina protestante, Elisabetta I (Margot Robbie). La stabilità del trono inglese non è messa a repentaglio solo dallo scontro tra religione cattolica e religione protestante, ma anche dal chiaro intento di Elisabetta di non sposarsi e, dunque, di privare il regno di un legittimo erede. Nel cercare di rendere più solido il legame tra Scozia e Inghilterra, Elisabetta propone a sua cugina di sposare un nobile inglese (Joe Alwyn), che si rivela essere proprio l'amante della regina. Maria rifiuta la prima proposta e accetta invece la corte di Lord Henry Darnley (Jack Lowden), sebbene comprenda che dietro le avances dell'uomo si nasconde l'ambizione e il desiderio di potere. Tra i segreti di suo marito e le pretese al trono del fratellastro, Maria troverà rifugio proprio da Elisabetta, in un luogo sicuro che permetterà alle due di confrontarsi come mai avevano fatto prima.

La vera storia dietro il film

Come giustamente puntualizza Coming soon, il personaggio di Mary Stuart/Maria Stuarda è sempre stato terreno fertile per trasposizioni e racconti cinematografici. Una delle prime trasposizioni fu quella del 1936 in cui fu l'attrice Katherine Hepburn a dare il volto alla regina. Nel 1971, invece, fu Vanessa Redgrave a scivolare nei panni di Mary Stuart. Nel 2007, quando al cinema arrivò Elizabeth: The Golden Age con Cate Blanchett nei panni di Elisabetta I, il ruolo di sua cugina fu affidato a Samantha Morton. L'ultima attrice a interpretare Maria Stuarda sul grande schermo prima di Saoirse Ronan fu Camille Rutheford nel film svizzero Mary Queen of Scots. Ma qual è la vera storia di questa regina capace di affabulare registi e storici? La prima cosa da dire, come ricorda anche il sito dello Smithsonian, è il fatto che Maria Stuarda fu una donna in grado di primeggiare in un mondo ancora molto maschile e maschilista. Questo grazie anche ad un'altezza che sfiorava il metro e ottanta e le permetteva davvero di guardare dall'alto tutti coloro che cercavano di farla sentire inferiore o non adatta a ricoprire un ruolo che lei sentiva suo per diritto di nascita.

Eletta a sovrana scozzese quando aveva appena sei giorni di vita, Maria Stuarda ha passato gli anni della sua formazione alla corte francese, dove è cresciuta insieme al futuro marito Francesco II, con il quale si sposò a sedici anni, nel 1558. Nel luglio di quell'anno, quando era già apprezzata per la sua enorme bellezza, la sovrana salì al trono di Francia, rafforzando la sua influenza sul continente europeo. Intanto, dall'altra parte dello stretto della Manica, sua cugina Elisabetta non poteva fare affidamento su un diritto di nascita, dal momento che la sua esistenza portava il marchio dell'illegittimità. Elisabetta, infatti, era la figlia di Enrico VIII e Anna Bolena. Quando il padre morì Elisabetta venne riconosciuta terza in linea di successione, passabile di corona solo nel caso in cui Edoardo VI e Maria I fossero morti senza lasciare eredi, cosa che accadde. Frutto di un matrimonio non considerato valido agli occhi della religione cattolica e fautrice della religione protestante, Elisabetta rappresentò una sorta di nemesi per sua cugina.

Alla morte del marito Maria Stuarda tornò in Scozia, dove fu una sovrana tollerante dalla burrascosa vita privata, che passò attraverso adulterio e omicidi. Ben presto venne presa di mira e divenne un bersaglio per coloro che la volevano detronizzare. La regina cercò allora aiuto nella cugina che, al contrario, la imprigionò per oltre vent'anni. Sebbene Maria Stuarda fosse diventata il simbolo della controriforma e un simbolo di resistenza per il cattolicesimo inglese, alla fine la regina venne deposta. L'8 febbraio 1587 si inginocchiò davanti a un blocco di esecuzione e, dopo una serie di preghiere, venne decapitata con tre colpi d'ascia.

La sua morte consolidò il potere di Elisabetta I.

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