Questa sera Superfantozzi in tv. Ecco in quale ordine vedere i film di Paolo Villaggio

Ecco in quale ordine vanno visti tutti i film dedicati al personaggio di Ugo Fantozzi, interpretato dall'indimenticabile Paolo Villaggio

Questa sera Superfantozzi in tv. Ecco in quale ordine vedere i film di Paolo Villaggio

Uscito nel 1986 e diretto da Neri Parenti - conosciuto per essere un po' il "papà" dei cinepanettoni - Superfantozzi è il film che andrà in onda questa sera alle 21.06 su Cine34, il canale in chiaro del digitale terrestre interamente dedicato alle produzioni del cinema italiano. Forse non tutti sanno che la pellicola è vagamente ispirata al film La pazza storia del mondo, commedia grottesca di Mel Brooks uscita nel 1981 che raccontava una versione comica della storia del mondo, fermandosi però alla Rivoluzione Francese.

Superfantozzi, la trama

Superfantozzi è un film che può essere considerato episodico, dal momento che la narrazione prevede dei salti temporali continui che vanno dalla creazione fino a un futuro non meglio identificato. La storia inizia proprio durante la Creazione, quando Dio creò il primo uomo, Fantozzi (Paolo Villaggio). Resosi conto dell'errore commesso e della delusione rappresentata, Dio fa un secondo tentativo, creando Adamo, che invece rispecchia tutte le particolarità desiderate. Quando vede che Adamo ha una compagna, anche Fantozzi ne chiede una, ed è così che viene creata la Pina (Liù Bosisio. che in questo film sostituisce Milena Vukotic).

Dopo aver rubato una mela dall'albero proibito del giardino dell'Eden, Fantozzi e la Pina vengono cacciati dal paradiso terrestre e costretti a iniziare una vita lunga e difficile. Da questo momento in poi il film procede per epoche storiche: fantozzi si trova a vivere nella Preistoria coi dinosauri, ad affrontare la Maratona di Atene, ad essere crocefisso insieme a Gesù. In Superfantozzi storia e leggenda si intrecciano: è infatti possibile vedere il ragioniere Ugo alle prese, ad esempio, con la Breccia di Porta Pia, ma anche con la leggendaria spada di Excalibur, di cui non sa pronunciare il nome.

Come vedere la saga di Fantozzi

Ci sono tanti motivi dietro il successo che la maschera di Ugo Fantozzi ha avuto nel contesto del cinema italiano. Forse il più evidente è quello di aver saputo raccontare un Italia nevrotica, un Italia che voleva apparire più colta di quella che era - si pensi, ad esempio, ai tanti congiuntivi usati a sproposito - e di aver portato sul grande schermo un "perdente" simpatico, che da una parte permetteva il coinvolgimento e l'identificazione e dall'altra offriva quasi una valvola di sfogo se non proprio una consolazione: perché per quanto potesse essere difficile la vita lavorativa non sarebbe mai stata tanto sfortunata come quella di Ugo Fantozzi. Maschera italiana, diventato oggetto di culto, un vero intellettuale sotto mentite spoglie, Ugo Fantozzi è diventato parte del patrimonio culturale italiano e non dovrebbe sorprendere che sia stato il protagonista di ben dieci film.

Il primo lungometraggio dedicato a Fantozzi è quello del 1975 diretto da Luciano Salce dal titolo Fantozzi e ispirato alla raccolta di racconti Fantozzi e Il secondo tragico libro di Fantozzi, scritti proprio da Paolo Villaggio. Tuttavia, chi volesse vedere i film del ragioniere non in ordine di uscita, ma in ordine cronologico della narrazione, non dovrebbe iniziare da Fantozzi, bensì proprio da Superfantozzi. Se si vuole seguire l'ordine cronologico degli eventi, bisogna iniziare dal film del 1986 - il quinto della saga - che parte, come abbiamo visto, dalla creazione, per poi affrontare le diverse ere storiche.

Dopo Superfantozzi si potrebbe allora accedere a Fantozzi e poi a Il secondo tragico Fantozzi, tratto dallo stesso materiale letterario del 1975 e vero e proprio sequel. A seguire c'è Fantozzi contro tutti, pellicola entrata nella storia grazie ad alcune scene cult (indimenticabile la gara in bicicletta), ma soprattutto perché è il primo film in cui Pina viene interpretata da Milena Vukotic che, nell'immaginario collettivo, nonostante l'ottimo lavoro fatto da Liù Bosisio, è sempre stata la moglie del ragioniere. Questo capitolo, inoltre, è l'unico che vede Paolo Villaggio sedersi anche alla regia, insieme a Neri Parenti.

Il quarto capitolo da vedere è Fantozzi subisce ancora, uscito nel 1983, a cui segue il già citato quinto capitolo che, se si segue l'ordine cronologico, dovrebbe essere visto per primo. Nel 1988, con Fantozzi va in pensione, si apre una nuova parentesi nella vita del ragioniere: Ugo Fantozzi si allontana dal suo lavoro, che fino a quel momento aveva rappresentato parte della sua identità e della sua quotidianità. Per Paolo Villaggio era l'occasione di trattare altri aspetti della vita di questo "perdente": non solo i soprusi della Megaditta, ma anche i tentativi di risollevare le proprie sorti, come si vede in Fantozzi alla riscossa, uscito nel 1990 e incentrato proprio sul tentativo di Ugo di cambiare la propria sorte e la propria reputazione, non riuscendo tuttavia a liberarsi della sua nomea di sfortunato e perdente.

Il 1993, invece, è la volta di Fantozzi in paradiso, pellicola incentrata sullo schema del qui pro quo. La storia, infatti, vede Fantozzi e Pina convinti che il primo sia in punto di morte a causa di una malattia: la natura episodica dell'intera saga mostra i due sposi alle prese con diverse disavventure, con Pina che è disposta persino a pagare la signorina Silvani (Anna Mazzamauro) affinché realizzi l'ultimo desiderio del marito. Si tratta senza dubbio del capitolo più malinconico, in cui il tema della morte viene affrontato con nostalgia ma anche con una sorta di rassegnazione appena velata dal tono grottesco e sopra le righe che caratterizza tutta la saga. E questi sentimenti saranno presenti anche nel film successivo, Fantozzi - Il ritorno, l'ultimo diretto da Neri Parenti e uscito nel 1996, in cui Fantozzi torna in vita, sulla Terra, per un periodo limitato, dal momento che il paradiso non ha posti per lui.

In questo penultimo capitolo, sotto le scene pensate per far sorridere, si nascondono tematiche importanti come la depressione e l'andropausa, a dimostrazione ancora una volta che la maschera di Fantozzi non riguardava solo il lato clownesco degli "ultimi".

La saga si conclude nel 1999 con il deludente film Fantozzi 2000 - La clonazione, diretto da Domenico Saverni e ambientato nel terzo millennio.

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