
I punti chiave
La famiglia de’ Medici ha impresso il proprio nome sulla Storia del Rinascimento e dell’Italia. Un nome diventato sinonimo di sfarzo, bellezza, acume politico, ma anche intrigo e complotto. Le vicende del casato sono piene di misteri che ancora oggi non siamo riusciti a risolvere. Tra questi c’è la fine di Francesco I de’ Medici (1541-1587) e di sua moglie Bianca Cappello (1548-1587), granduchessa consorte di Toscana. I due morirono a poche ore di distanza l’uno dall’altra, circostanza che suscitò già all’epoca numerosi dubbi. Francesco e Bianca potrebbero essere stati vittime di una vera e propria congiura familiare che avrebbe avuto un solo movente: il potere.
Un erede maschio
Bianca Cappello era un nobildonna di origini veneziane, riporta l’Enciclopedia Britannica, figlia del politico Bartolomeo Cappello e di Pellegrina Morosini. Nel 1563 sposò in segreto, ovvero senza l’approvazione paterna, Pietro Bonaventuri. I due ebbero una figlia, ma il matrimonio, però, non fu felice: quasi subito Bianca si accorse di essere stata ingannata dal marito, il quale le avrebbe fatto credere di essere un ricco uomo d’affari.
La famiglia Cappello cercò con qualunque mezzo di riportare la giovane sul territorio veneto, invano. La coppia era protetta da Cosimo I de’ Medici (1519-1574), primo Granduca di Toscana, che si oppose con fermezza al rientro a casa di Bianca. Questa decisione plasmò il destino della ragazza che incontrò per caso, ma non sappiamo esattamente in quale circostanza, Francesco I de’ Medici, figlio di Cosimo e famoso mecenate.
Bianca e Francesco si innamorarono, pur essendo entrambi sposati e divennero amanti. Il matrimonio del futuro Granduca, al pari di quello della Cappello, era attraversato da tensioni e incomprensioni. In particolare sembra che Francesco incolpasse la moglie, Giovanna d’Austria, di non averle dato un erede maschio. I due, infatti, avevano avuto sei femmine. Nel 1572 Pietro Bonaventuri morì assassinato. Impossibile sapere chi lo uccise e per quale ragione. A quanto pare il primo marito di Bianca Cappello non aveva esattamente una reputazione immacolata. Tuttavia vi fu chi insinuò che il mandante dell’omicidio fosse proprio Francesco, deciso a liberarsi di una figura scomoda.
Nel 1574 morì anche Cosimo I e il potere passò nelle mani di Francesco I. Nel 1577 la consorte di quest’ultimo, Giovanna, mise al mondo il tanto sospirato maschio, Filippo. Il bimbo, purtroppo, morì nel 1582. Tra il 1566 e il 1577 accadde qualcosa di molto strano: Bianca Cappello sostenne di aver avuto un figlio da Francesco, ovvero Antonio de’ Medici (1576-1621). Nessuno ha mai saputo se questa fosse la verità: qualcuno sostenne che il bambino fosse figlio del Granduca e di una serva di Bianca, qualcun altro di una cameriera sempre della Cappello e di un uomo sconosciuto. Altri ancora pensarono che fosse stato adottato da Bianca e Francesco.
Forse la futura Granduchessa aveva mentito sulle reali origini di Antonio per timore che la nascita di Filippo potesse indebolire la sua posizione a corte. Allo stesso modo, però, non possiamo escludere che il figlio fosse davvero della coppia. In ogni caso Francesco I legittimò Antonio nel 1583, puntualizza la Treccani. Nel 1578, ricorda il sito ufficiale di Palazzo Pitti, Giovanna D’Austria, di nuovo incinta, morì cadendo dalle scale di Palazzo Vecchio. Stessa sorte per il suo bambino, nato prematuramente. Anche in questo caso non abbiamo prove per dire che si sia trattato di un assassinio orchestrato dal Granduca e dalla Cappello, ma il dubbio ha attraversato i secoli, arrivando fino a noi.
Anche perché poco dopo la dipartita di Giovanna il Granduca sposò Bianca in segreto (rese pubblica l’unione solo nel 1579). Tanta riservatezza era dovuta all’astio della famiglia de’ Medici nei confronti della nuova sposa, considerata una spregiudicata arrivista.
Morti sospette
Nel 1587 Francesco I e Bianca si ammalarono contemporaneamente dopo una cena nella villa medicea di Poggio a Caiano e soffrirono di febbre molto alta. Infine, come riporta il documento pubblicato sul British Medical Journal relativo alle analisi compiute nel 2006 da un team dell’Università di Firenze sui resti dei coniugi, ovvero “The Mysterious Death of Francesco I de’ Medici and Bianca Cappello: an Arsenic Murder?”, dopo circa undici giorni, il 19 ottobre, il Granduca morì. Poche ore dopo, il 20 ottobre, toccò a Bianca.
Ufficialmente la causa del decesso fu la malaria. In molti, però, credettero che la coppia fosse stata avvelenata. In effetti c’era un sospettato che poteva avere un movente molto forte: il cardinale Ferdinando (1549-1609), fratello di Francesco. Se il Granduca non avesse legittimato Antonio, infatti, non avrebbe avuto altri eredi maschi e il potere sarebbe passato direttamente al cardinale. In tal senso potremmo pensare a una vendetta di Ferdinando.
Tuttavia dietro a queste strane morti potrebbe esserci molto di più, forse un piano ben orchestrato: il cardinale potrebbe essersi liberato di Francesco e Bianca per poi attaccare il loro unico erede, ormai rimasto solo e troppo giovane per governare (quando morirono i suoi genitori aveva solo undici anni). A quanto pare, infatti, Ferdinando non accettò mai Antonio come legittimo erede. Quest’ultimo non poteva neppure contare su solide alleanze. Così Ferdinando avrebbe indotto il nipote a rinunciare al potere, promettendogli la sua protezione e un vitalizio. In questo modo coronò il suo più grande sogno, cioè diventare il terzo Granduca di Toscana. Pur trattandosi di un’ipotesi non suffragata da fatti, non è poi tanto astratta.
Le analisi sui resti
Secondo la ricostruzione del documento “The Mysterious Death of Francesco I de’ Medici and Bianca Cappello: an Arsenic Murder?” negli ultimi giorni di vita di Francesco I e Bianca il cardinale Ferdinando avrebbe minimizzato le loro condizioni di salute. Poi avrebbe ordinato un’autopsia su entrambi i cadaveri, che attribuì la causa dei decessi alla malaria. Non è escluso, sebbene anche in questo caso non vi siano prove, che i risultati dell’esame siano stati manipolati per mettere a tacere le voci di un presunto avvelenamento a opera del cardinale.
Subito dopo Ferdinando fece seppellire il fratello, con tutti gli onori, nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. A Bianca Cappello, invece, sarebbe toccata una sorte diversa, molto simile a una “damnatio memoriae”: una sepoltura segreta. Ferdinando, sottolineano le fonti storiche, avrebbe cercato di cancellare dalla memoria del popolo l’esistenza della cognata. Provava nei suoi confronti un odio profondo che neppure la morte avrebbe mitigato. Ancora oggi nessuno sa dove sia stato inumato il corpo della Granduchessa. Secondo l’ipotesi più attendibile potrebbe trovarsi nella chiesa di Santa Maria Assunta a Bonistallo, nella tenuta della villa di Poggio a Caiano. Finora, però, ogni tentativo di localizzare la tomba è stato vano, come ci ricorda anche l’Agenzia Ansa.
Sembra che in questo luogo siano stati portati anche i recipienti di terracotta contenenti le viscere di entrambi i corpi, estratte durante l’autopsia. Il team di Firenze citato dal British Medical Journal, che comprendeva i tossicologi Elisabetta Bertol, Francesco Mari, Aldo Polettini e la storica della medicina Donatella Lippi, ha effettuato le analisi sia su questi resti, attribuiti ai coniugi, sia sui peli di barba e baffi del Granduca prelevati durante la riesumazione del corpo, avvenuta il 16 novembre 2004.
Stando ai risultati, citati sempre nel documento del British Medical Journal e dal sito del magazine Archeologia Viva, le morti di Francesco I e Bianca Cappello sarebbero compatibili con l’avvelenamento da arsenico. Non solo: gli undici giorni circa di agonia farebbero ipotizzare che la coppia potrebbe essere stata avvelenata con una dose tale da non causare una morte immediata. Un omicidio pianificato in ogni dettaglio, compresa una lunga sofferenza. Inoltre ci sarebbero stati molti dei sintomi tipici, rilevati dai dottori dell’epoca, come nausea, vomito, secchezza delle fauci e sudori freddi. Tuttavia tali conclusioni non sono state accettate in maniera unanime dalla comunità scientifica. Alcuni dei sintomi citati, infatti, potrebbero essere associati anche alla malaria.
Francesco I, poi, come ci dicono le sue biografie e il British Medical Journal, era un alchimista di una certa esperienza. Di conseguenza, durante i suoi esperimenti, potrebbe essere entrato in contatto diverse volte con l’arsenico. Ciò, forse, potrebbe spiegare la concentrazione del veleno trovata sui suoi resti. Tuttavia non è una prova inconfutabile per due motivi: non è suffragata da alcuna dimostrazione e non giustifica le tracce trovate sulle spoglie di Bianca.
Non solo: nel 2009 il sito Archeologia Viva riportò i risultati di una nuova ricerca, effettuata da un team dell’Università di Pisa guidato dal professor Gino Fornaciari, secondo la quale sui resti della coppia sarebbero state trovate tracce di "plasmodium falciparum", protozoo parassita responsabile della malaria.
Forse il Granduca Francesco I e la moglie Bianca Cappello sono stati vittime di un complotto, oppure, più semplicemente, il destino ha voluto che contraessero quasi in contemporanea la stessa malattia. Le ricerche continuano, nella speranza di risolvere un mistero che ci accompagna da ormai 438 anni.