
Chi ha amato le serie dell’anno come “M - Il figlio del secolo”, “L’arte della gioia” o “Dostoevskij” può idealmente congratularsi con i loro attori, registi, sceneggiatori, produttori. Stasera (sabato 31 maggio), infatti, vengono premiati con i prestigiosi Nastri d’argento per le serie tv, assegnati dalla stampa specializzata ai titoli della fiction più amata dal pubblico. In una Napoli che riesce ad accogliere contemporaneamente i mondi più disparati (ieri c’erano a pochi passi di distanza la cerimonia dei premi a Villa Pignatelli, il set della soap “Beautiful” con Ridge e Brooke davanti a Castel dell’Ovo e il mega concerto di Radio Kiss Kiss in piazza del Plebiscito), sono arrivati gli attori più importanti del momento per ricevere il Nastro.
Premi di cui ha fatto incetta quest’anno Sky: serie dell’anno, infatti, è stata proclamata la serie su Mussolini ripresa dai libri di Antonio Scurati e interpretata da Luca Marinelli, un premio collettivo dedicato anche alla regia di Joe Wright, agli sceneggiatori e alla produzione. Inoltre, tra i titoli “drama” ha vinto “L’arte della gioia” , sempre di Sky, diretto da Valeria Golino (interprete anche del film “Fuori” di Martone) con Tecla Insolia proclamata, assolutamente a ragione, miglior attrice per la parte della protagonista Modesta, in più premi vari a quasi tutto il cast. Come miglior attore è stato scelto, invece, Filippo Timi, grandissimo protagonista di una delle serie più difficili, respingenti e assolutamente innovative dell’anno: “Dostoevskij” dei fratelli D’Innocenzo, a cui è andato un premio speciale per la coerenza nella loro “autorialità” cinematografica importata anche nella narrazione seriale.
Miglior film tv è stato giudicato “Questi fantasmi!” in onda sulla Rai, ripreso da Eduardo, con la regia di Alessandro Gassmann. Nella categoria “crime” ha vinto invece “Avetrana – Qui non è Hollywood” della Disney sull’uccisione di Sarah Scazzi, diretta da Pippo Mezzapesa e interpretata tra gli altri da Vanessa Scalera nel ruolo di Cosima, moglie di Michele Misseri. Miglior commedia è stata scelta “Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883” (sempre di Sky). Ai due giovanissimi protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli sono andati anche il premio Rivelazioni dell’anno. Miglior serie “dramedy” “Tutto chiede salvezza – stagione 2” (Netflix) diretta da Francesco Bruni.
Premiati anche i cinque protagonisti dell’anno più iconici: Monica Guerritore per la sua performance in “Inganno” (Netflix), titolo per il quale è stato premiato anche il regista Pappi Corsicato, Luca Marinelli per “M – Il figlio del secolo”, Alba Rohrwacher per “L’amica geniale – Storia della bambina perduta” (Rai), Kim Rossi Stuart per “Il Gattopardo” (Netflix) e Vittoria Schisano per “La vita che volevi” (Netflix). Premi speciali a Miriam Dalmazio (per la serie Rai “Costanza”) e Salvatore Esposito per “Piedone – Uno sbirro a Napoli”. Insomma, tutti titoli da andare a rivedere.