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Cinque gol alla Roma, 30 punti a Conti

Giallorossi in 10 da metà primo tempo per l’intervento killer di Nicolas Burdisso sul figlio del dirigente romano Ginocchio aperto e trenta punti di sutura. Ma non ci sono fratture. E il Cagliari dilaga spinto da un super Matri

Cinque gol alla Roma, 30 punti a Conti

«Cagliari non è un campo amico», aveva avvertito Ranieri alla vigilia, pensando ai 15 anni di digiuno di vittorie della Ro­ma. La maledizione del San­t’Elia continua, con i giallorossi che pure in emergenza riesco­no a suicidarsi. E ad eguagliare la sconfitta più pesante mai ri­mediata dai sardi (la preceden­te nel gennaio 1966, 4-0). Tutto ruota attorno a Daniele Conti: figlio di Bruno, romani­sta sin dalla nascita, un gol sotto la Sud dell’Olimpico quando ha vestito la maglia giallorossa, poi l’approdo al Cagliari.E un conto aperto con la sua squadra del cuore. Nell’ultimo campionato un gol allo scadere che negò il successo alla squadra di Ranie­ri, ieri il quarto gol segnato alla Roma, tra l’imbarazzo del papà seduto sulla panchina capitoli­na. Ma sotto i riflettori del San­t’Elia accade di più: sedici minu­ti dopo il bel gol che sblocca la partita, Daniele si infortuna gra­vemente per un intervento a gamba tesa di Burdisso. Avvie­ne tutto al 22’ del primo tempo quando, dopo un miracolo di Ju­lio Sergio su Acquafresca, il di­fensore argentino - tornato alla Roma proprio al termine del mercato estivo - piomba in ma­­niera irruenta sul centrocampi­sta del Cagliari. Che rimedia un taglio al ginocchio destro, ricuci­to con 30 punti di sutura ( più tar­di in ospedale, la risonanza ma­gnetica escluderà fratture). Pa­pà Bruno lascia per qualche mi­nuto la panchina della Roma e raggiunge gli spogliatoi. L’arbi­tro Celi, resosi conto della gravi­tà dell’infortunio, non può che espellere Burdisso, completa­mente in tilt, mentre Matri - al termine di 5 interminabili minu­ti di stop con lo stadio che tiene il fiato sospeso- realizza il penalty che dà la sterzata decisiva al ma­tch. Ranieri è costretto infatti a togliere dal campo anche capi­tan Totti, che aveva regalato un colpo di tacco per Menez, conse­gnandosi di fatto ai sardi. Il capitombolo di Cagliari, che fa seguito allo 0-0 con la pu­re­sorprendente matricola Cese­na, è più di un campanello d’al­larme per la Roma. Non si può non ripensare a quanto Ranieri aveva fatto notare 24 ore prima della trasferta isolana. Il messag­gio del tecnico inviato alle avver­sarie e alla piazza era realista: la squadra giallorossa non parte in prima fila nella lotta per lo scu­detto, anche per una fragilità di­fensiva evidente (Guillermo, il minore dei Burdisso «costretto» all’esordio),sbaglia su due azio­ni sarde). E le nuove lamentele sui campi di allenamento di Tri­goria ( «stanno peggio dello scor­so anno »,così Ranieri)giustifica­no anche la messe di infortuni con i quali l’allenatore di San Sa­ba deve già fare i conti. La lunga lista di degenti (Vucinic, Mexes, Riise, Adriano e Taddei) si allun­ga con Castellini, sfortunato al debutto con la Roma, la cui parti­ta finisce dopo 14 minuti per un infortunio muscolare. Nella se­rata in cui il tocco vincente di De Rossi, «sporcato» dal gomito di Astori, è l’unico guizzo romani­sta, anche l’atteso esordio di Bor­riello risulta opaco, ma non cer­to per colpa dell’ex milanista. Il Cagliari, dal canto suo, si mo­stra nettamente più brillante della Roma dal punto di vista at­letico­e torna al successo in A do­po 16 partite (i tre punti manca­vano dal 21 febbraio scorso, poi 7 pareggi e 8 sconfitte). Acqua­fresca, che ha voluto fermamen­te rien­trare nell’isola dove si tro­va a suo agio, festeggia le 100 pr­e­senze in A con un gran gol di te­sta che piega le mani di Julio Ser­gio; il compagno di reparto Ma­tri sigla una doppietta gettando le basi per un’altra stagione stra­ordinaria a livello realizzativo. Lazzari completa la festa in con­tropiede e il portiere Agazzi, do­po essere stato il migliore in campo a Palermo, ha conferma­to di meritare la fiducia. «Dedi­chiamo la vittoria a Daniele e al nostro ex capitano Diego Lopez che ha appena lasciato il cal­cio », così Cossu alla fine.

Bisoli sta lavorando bene, i sar­di potranno stupire anche que­st’anno, la Roma è da rivedere. Ma non avrà tanto tempo per leccarsi le ferite, visto che incom­be il «terribile»debutto in Cham­pions in casa del Bayern Mona­co.

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