Scene da Far-west metropolitano, ieri, in via della Conciliazione. La sequenza ha dellincredibile: cinque vigili urbani, in pieno giorno e davanti agli occhi di decine di turisti, sono stati aggrediti da una trentina di extracomunitari, venditori ambulanti.
«Ci stavano aspettando, come ci hanno visti scendere dallauto di servizio si sono radunati in gruppo e hanno fatto partire la carica contro di noi, tirando fuori i manganelli e prendendoci a botte», racconta Marco Miliani, dirigente sindacale Sulpm, uno dei cinque agenti della polizia municipale vittima della brutta avventura. È accaduto poco dopo le 15. I vigili erano in servizio anti-abusivismo - come denunciato dal Sulpm - quando sono stati circondati dal gruppo di venditori ambulanti e aggrediti con bastoni, manganelli e spray urticanti. Uno degli agenti, lunico del gruppo armato, è stato addirittura costretto a sparare un colpo in aria a scopo intimidatorio. Ma non è servito, gli extracomunitari hanno continuato lo stesso a picchiare. Miliani, il più robusto dei vigili, nonostante le botte è riuscito ad estrarre le manette e a stringerne una al polso di un aggressore, laltra al proprio. In questo modo, sebbene gli ambulanti tentassero di sottrarre il loro «collega» alla cattura, Miliani è riuscito a entrare in auto insieme con lammanettato e a fuggire con gli altri quattro agenti. In cella è finito un senegalese di 26 anni: dovrà rispondere di resistenza, minaccia e violenza a pubblico ufficiale con laggravante delluso di unarma e dal fatto che laggressione è avvenuta da parte di un gruppo. Tutti i vigili sono stati poi medicati al vicino ospedale Santo Spirito, uno di loro ha riportato varie ferite alla testa. Gli altri extracomunitari sono invece riusciti a farla franca. E a quanto pare nessuno li cerca. «Non cè nessuna ricerca in corso - polemizza il Sulpm -, gli aggressori sono fuggiti e noi non abbiamo personale sufficiente per cercarli. Esiste un accordo in base al quale nei giorni festivi non lavora più del 25 per cento della forza lavoro. Ma la percentuale è molto bassa, basta unemergenza e non ci sono uomini a sufficienza».
Un episodio, quello accaduto ieri, che non può non far pensare alle inquietanti realtà che si celano dietro al commercio ambulante abusivo e alla contraffazione, e cioè la camorra napoletana e la mafia cinese. Un fenomeno rigoglioso, di cui gli ambulanti sono soltanto lultimo anello della catena: la mafia cinese pensa alla fabbricazione della merce che poi viene venduta in strada, la camorra applica invece sul prodotto finito i marchi e i loghi delle grandi griffe. Le recenti indagini lo hanno dimostrato. La rete parallela sarebbe così capillare ed efficiente che spesso gli ambulanti, mostrando ai «fornitori» il verbale di sequestro della merce emesso dalle forze dellordine, riescono a ottenere gratuitamente la stessa quantità e qualità di prodotti confiscati.
Il Sulpm è sul piede di guerra: «Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Basta, non ne possiamo più di essere malmenati per lincapacità della giunta Veltroni di dare strumenti di difesa ai vigili urbani, siamo lavoratori che hanno diritto di potersi difendere.
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