Le città dei dittatori fanno fronte comune per rilanciare la propria immagine

I nostalgici dei dittatori sono sempre esistiti. Si davano appuntamento nelle città di origine dei loro miti e lì si ritrovavano a ricordare. Hanno scatenato polemiche, indignato i più. Seguaci di Adolf Hitler, Benito Mussolini e Josef Stalin. Ora però Predappio, Braunau e Gori hanno deciso di fare una sorte di fronte comune per rilanciare la propria immagine. In una conferenza gli amministratori di questi centri, insieme con docenti universitari, metteranno a confronto le proprie storie e studieranno una strategia comune. Durante il convegno, organizzata da Florian Kotanko, Presidente dell'Associazione di storia contemporanea di Braunau, gli studiosi discuteranno sulla difficile eredità dei tre comuni: «Se come me, provieni da una città che è sempre e solo associata ad Hitler, viverci diventa insopportabile - spiega Kotanko al quotidiano Independent - Noi pensiamo sia giunto il momento per cambiare le cose e abbiamo persuaso le altre città europee che si trovano nella nostra stessa situazione a fare fronte comune».

I delegati di Braunau affermano che ormai i cittadini accettano il loro passato e tra le iniziative proposte c’è quella di comprare la casa di Salzburger Vorstadt, dove è nato Hitler. Il progetto, ideato da Andreas Maislinger, un politologo austriaco, prevede di istituire in questo edificio un luogo d'incontro per discutere del passato nazista.

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