La città deve mettere la famiglia al centro

La città deve mettere la famiglia al centro

Mettere la famiglia al centro. Obiettivo dichiarato da tutti i partecipanti alla tavola rotonda «Le famiglie nella città», ospitata ieri nella sala Alessi di Palazzo Marino, in vista della grande festa mondiale con Papa Benedetto XVI che si svolgerà Milano tra il 30 maggio e il 3 giugno. A introdurre il tema il vice sindaco di Milano, Maria Grazia Guida, che ha ricordato i numeri dei soggetti più fragili che compongono le famiglie milanesi: «Abbiamo trentamila bambini, più di novecentomila anziani e 260mila persone provenienti da altri Paesi».
Alla tavola rotonda è intervenuto monsignor Erminio De Scalzi (nella foto), vescovo ausiliare di Milano e presidente della Fondazione Milano Famiglie 2012, l’ente incaricato di organizzate l’Incontro mondiale. «Vorrei che con questo evento si potesse dare una visione che il miracolo più bello, ma anche più comune, che capita sotto i nostri occhi, è quello di vedere tante famiglie unite che si vogliono bene. I giornali parlano sempre delle difficoltà della famiglia, ma ci sono anche famiglie felicissime» spiega De Scalzi sull’attivissimo sito allestito per l’Incontro.
Mancano all’appello 137 giorni. «Il tempo limite per dare la propria disponibilità come volontari o come famiglie ospitanti scade il 31 marzo» sintetizzano gli organizzatori, al lavoro per accogliere il milione di persone attese per la Messa con il papa. Per dare la propria adesione ci si può rivolgere o al parroco o al referente ecclesiale dei movimenti e delle associazioni che collaborano all’iniziativa. Il parroco o un altro sacerdote raccoglierà le adesioni e invierà l’elenco delle famiglie ospitanti al Comitato organizzatore del VII Incontro mondiale delle famiglie. Un procedimento pensato per garantire che tutte le persone siano ben conosciute e con le credenziali adeguate sia per ospitare che per essere ospitati.
«Chi desidera ospitare una famiglia o offrirsi come volontario - spiegano ancora gli organizzatori - può scegliere di mettersi a disposizione per l’intera durata dell’Incontro o per uno dei tre periodi in cui è stata suddivisa la manifestazione». Il primo periodo va dal pomeriggio del 28 maggio al mattino del 3 giuno. Il secondo periodo va dal pomeriggio del primo giugno al pomeriggio del 3 giugno. Infine, resta sempre la possibilità di ospitare per un periodo più ampio.


Il dibattito, moderato da Valentina Soncini, presidente dell’Azione cattolica della diocesi, è stato animato da Mauro Magatti, preside della facoltà di sociologia dell’Università Cattolica, e Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica.
Per incontrare il Papa arriveranno a Milano anche famiglie “accreditate” dai missionari ambrosiani e provenienti dalla terre di missioni.

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