La città festeggia i nonni: «Angeli custodi»

Premiare lei per premiarli tutti. Giulia Locatelli di anni ne ha cento (è nata il 28 novembre 1904), e un seguito di dieci nipoti. Emozionata, riceve dalla vicepresidente della Regione Lombardia Viviana Beccalossi una pergamena «per festeggiare simbolicamente con lei la Festa dei nonni», giunta alla seconda edizione, perché «nel passato e nel presente ha sempre saputo dispensare consigli preziosi ai propri familiari, e ancora oggi è per loro un punto di riferimento saldo e importante».
Domenica di iniziative (più di trecento in tutta la regione), tra musei e cinema con ingresso gratuito, sedi di istituzioni e dimore storiche della città aperte alle visite, festeggiamenti organizzati dall’Aler nei quartieri popolari, da Ponte Lambro a Gratosoglio.
Nonostante la pioggia, erano quasi seicento davanti al Pirellone per la «Corsa dei nonni», breve circuito di un chilometro e mezzo: scarpe da tennis, pettorina e ombrello d’ordinanza, con tanto di «torcia delle generazioni» da condurre lungo il percorso. A salutarli, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Qualche parola prima di immergersi nella folla di podisti. «Voi siete una grande risorsa perché date affetto, aiuto, vicinanza. Con la vostra esperienza avete qualcosa di utile da dire, siete di aiuto per nipoti e figli. Per questo mi è sembrato giusto dedicarvi questa giornata, che celebriamo senza retorica e con il sentimento giusto». «In Italia - ha ricordato Formigoni - ci sono 10 milioni di nonni, solo in Lombardia sono un milione e 800mila. Dedicano dalle 18 alle 20 ore settimanali ai nipoti e rappresentano, in termini di sostegno, un contributo economico rilevante per la famiglia».
Nonni anche sulla cima di Milano, con l’apertura del belvedere al trentunesimo piano del grattacielo Pirelli. Sguardo all’orizzonte, spiegano la città ai più piccoli, stregati dal panorama. «Volevo far vedere ai miei nipoti la città dove sono cresciuto e dove loro sono nati», dice Roberto, 81enne con un nipote per mano, Cristina di 7 anni, e Guido di 9.
E poi il Museo della Scienza e della tecnologia, per una visita speciale al Toti, accompagnati dall’assessore per le Politiche sociali del Comune di Milano Tiziana Maiolo. Erano circa duecento nel cortile di via Olona, sfidando la pioggia battente.
Dopo la visita, l’assessore ha premiato con la medaglia d’oro del Comune i nonni «più bravi» dell’anno, quelli che si sono distinti «per il rapporto d’amore con i propri nipoti e per l’opera di volontariato condotta all’interno dei centri anziani di cui fanno parte». «Dedico questa ricorrenza a tutti i genitori - ha detto la Maiolo - perché non impediscano mai ai nonni di vedere i loro nipoti».

Onorificenza, quindi, per il «nonno vigile», che si occupa dei bambini durante il pomeriggio, la «nonna pittrice», che ha affrescato le pareti del centro anziani che frequenta, e una coppia di nonni che ha appena festeggiato i cinquant’anni di matrimonio. D’oro la medaglia, d’oro le nozze.
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