«Cittadini trattati da limoni ci spremono e ci buttano via»

da Milano

Marisa ha il morbo di Parkinson, è invalida al 100%. Ha perso 240 euro al mese e ancora aspetta i 262 euro di «quattordicesima» promessi dal governo Prodi. «La signora ci è rimasta malissimo - ci spiega al telefono il suo accompagnatore - anche perché non riesce a capirne il motivo. Lo abbiamo chiesto all’Inps ma ci hanno ignorato. Per ora le sue “amiche” sono state risparmiate, ma quanto durerà?». La storia di Marisa, pensionata di Milano separata legalmente dal marito e monoreddito, è quella di tante altre. Ottantadue anni lei, 73 l’accompagnatore. Che, dice, ha smesso di lavorare «soltanto due anni fa, e grazie a una transazione» nonostante anche lui sia invalido dal 1969. «Il mio assegno l’ho perso andando in pensione, mi è stato detto che il “legislatore” aveva deciso così. Potevo prenderlo se lavoravo o se ero disoccupato».

Queste alchimie da burocrate non lo disturbano più. «Chi ha dignità non gli resta che lasciarsi andare perché sa che è inutile battere la testa contro un muro di gomma. Siamo come dei limoni da spremere, senza succo ci buttano via».

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