Affitto studenti: cosa c’è da sapere per proprietari e affittuari

In vista dell’inizio del nuovo anno accademico ecco qualche informazione sul contratto di locazione per studenti universitari

Affitto studenti: cosa c’è da sapere per proprietari e affittuari
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L’anno accademico inizierà tra poco più di un mese e per tutti i “fuori sede”, cioè quei ragazzi che frequentano l’università in una città diversa da quella in cui risiedono, è il tempo di cercare in affitto una stanza o, per chi ha la possibilità, una piccola casa.

Ma una volta scelta la soluzione più giusta dove andare a vivere, quale è il contratto migliore da stipulare con il proprietario? Entriamo un po’ più nel dettaglio.

Contratti di locazione per studenti universitari

Si tratta di un particolare tipo di contratto di locazione a uso transitorio applicabile per un periodo minimo di 6 mesi un periodo massimo di 36 mesi.

Il canone di locazione è definito sulla base di appositi accordi locali e dunque sono stabiliti degli importi massimi.

Il contratto d’affitto - che dovrà essere registrato entro 30 giorni dalla firma secondo l’allegato f del d.m. 30 dicembre 2002 - può essere sottoscritto:

  • dal genitore dello studente risultando come conduttore per conto del figlio;
  • direttamente dallo studente;
  • da più studenti;
  • dagli enti per il diritto allo studio.

Per i locatari la scelta di queste tipologie di contratto porta molteplici vantaggi a partire da quello di tipo fiscale; se si opta per il regime fiscale agevolato della cedolare secca si accederà ad una tassa fissa sul reddito (per gli affitti a studenti universitari è possibile optare per la cedolare secca al 10%) derivante dall’affitto della proprietà.

Inoltre, per chi affitta agli studenti è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale per gli affitti brevi, che consente di accedere alla deduzione dei costi di ristrutturazione e manutenzione della proprietà dalla base imponibile del proprio reddito.

Per quanto riguarda gli affittuari, invece, il vantaggio è dato dalla Legge n. 296/2006 che permette di detrarre, sino ad un importo massimo di 2.633 euro, l’importo dei canoni di locazione degli studenti il cui alloggio sia ad almeno 100 chilometri dal comune di residenza.

Che soluzioni cercano gli studenti fuori sede?

Di certo nello scegliere il posto in cui andare a vivere durante il periodo di studi, i ragazzi cercheranno di trovare una “quadra” tra varie esigenze a partire dalle due principali: il costo e la vicinanza dalla sede universitaria.

Negli ultimi tempi si è parlata davvero molto della questione dei costi delle stanze o dei posti letti per gli studenti e, in effetti, occorre ricordarsi che oltre all’affitto, i fuori sede si devono sobbarcare anche altre spese, come ad esempio i libri universitari o, semplicemente, i beni di prima necessità; il tema del costo diventa, dunque, fondamentale e per questo motivo la quasi totalità degli studenti opta:

  • per il fitto di un posto letto
  • per il fitto di una stanza

Per i più organizzati, che magari si spostano in “comitiva” per andare a studiare fuori, la soluzione della casa affittata è sicuramente l’ideale ma non sempre è facile trovare la soluzione giusta.

Ad ogni, in relazione alla possibilità di spesa un altro fattore fondamentale che i fuori sede terranno a mente è sicuramente quello della vicinanza al luogo di studi o la possibilità di raggiungerla con facilità; quindi è possibile che alcuni ragazzi preferiscano spostarsi in una zona più periferica, magari per risparmiare qualcosa, purché ci siano dei buoni collegamenti di mezzi pubblici con l’università.

Logicamente non si può trascendere anche dalla “qualità” del posto affittato, ad esempio verificando la presenza di elettrodomestici e anche il wi-fi è ormai imprescindibile.

Proprietari: consigli per affittare casa

Per chi intende affittare gli studenti universitari rappresentano certamente dei potenziali locatari, ma per “stare sul mercato” bisogna avere piccoli accorgimenti che rientrano, comunque, nel buon senso.

In relazione alla grandezza della propria casa al numero di stanze e servizi igienici presenti, in primo luogo si dovrà decidere il numero di inquilini tenendo conto che una casa sopraffollata aumenta tutti i tipi di rischio oltre a rendere l’abitazione poco “attraente” da parte dei potenziali affittuari; inoltre è necessario fornire l’abitazione di tutto il mobilio necessario.

Di norma, il proprietario nell’affittare chiede una caparra che dovrebbe essere proporzionata (solitamente due mensilità in aggiunta a quella corrente) anche perché

allontanerebbe i potenziali interessati ad affittare.

Infine, un buon consiglio è quello di chiedere agli inquilini di cercare altri affittuari così da far scegliere loro delle persone con cui potrebbero trovarsi bene nella convivenza.

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