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Assegno unico di novembre, ecco chi rischia di vederlo ridimensionato

Cosa accade a chi non si mette in regola con l'Isee entro il prossimo mese di dicembre

Assegno unico di novembre, ecco chi rischia di vederlo ridimensionato

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Assegno unico di novembre, ecco chi rischia di vederlo ridimensionato

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Mancano pochi giorni al pagamento dell'assegno unico per i figli di novembre, e si tratta di un momento abbastanza delicato, dato che alcuni beneficiari potrebbero vedere improvvisamente ridurre il suo importo fino al minimo previsto.

Occhio al 31 dicembre

In effetti, con la fine dell'anno oramai vicina, l'Inps inizia a fare una valutazione più accurata delle somme do denaro erogate nel corso del 2023, specie in previsione del conguaglio in calendario tra febbraio e marzo 2024: un momento che per alcuni potrebbe significare ottenere la restituzione del denaro spettante ma non corrisposto e per altri la trattenuta di quello ottenuto in più. Ciò che potrebbe accadere, ad esempio, a quei nuclei familiari i quali, pur presentando un Isee con omissioni o difformità, hanno finora incassato l'importo massimo previsto per l'assegno unico: questo si ridurrà già a partire dal mese di novembre, col rischio, in caso di mancata regolarizzazione, di incappare in un'ulteriore trattenuta all'inizio del 2024.

Come detto, fino a ottobre non ci sono state coseguenze anche per coloro che avevano un Isee con omissioni e difformità: il totale dell'assegno erogato è sempre stato calcolato infatti sulla base dell'attestazione inviata. Anche chi avrebbe diritto al massimo previsto, come una famiglia con Isee di 10mila euro che beneficia della somma di 189,20 euro a figlio (escluse le maggiorazioni previste), può trovarsi a rischio in caso di Isee difforme. Qualora tali nuclei familiari non abbiano provveduto a inviare l'Isee corretto nel frattempo, vedrebbero ridurre l'importo dell'assegno unico fino al minimo (54,10 euro) già a partire da questo mese, col rischio addirittura di vedersi sottrarre in sede di conguaglio nel corso del prossimo anno quelle somme ritenute indebitamente percepite a causa della mancata regolarizzazione della propria posizione entro i termini indicati.

La scadenza per produrre la documentazione corretta, in caso di omissioni o difformità nell'Isee, è il 31 dicembre 2023: agendo per tempo sarà possibile recuperare le somme non erogate tra novembre e dicembre e allontanare il pericolo delle trattenute a conguaglio nel 2024.

Le date di novembre

Come annunciato dall'Inps, il pagamento dell'assegno unico avverrà in tre differenti date anche per il mese di novembre, vale a dire giovedì 16, venerdì 17 e lunedì 20. Date che, è bene ricordarlo, sono valide solo per coloro che percepiscono l'assegno unico almeno da un mese, così come per quei nuclei familiari che tra ottobre e novembre non hanno subito variazioni.

Dal 21 e fino a fine mese saranno disposti i pagamentri degli importi relativi alle nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che abbiano subito variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell'Isee.

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