Leggi il settimanale

Migliaia di multe a rischio annullamento: è caos omologazioni. Cosa succede ora agli autovelox

Il censimento degli autovelox è stato concluso e adesso i dispositivi autorizzati sono consultabili sul sito del Mit, tuttavia rimane un importante nodo da risolvere, ossia l'omologazione

Migliaia di multe a rischio annullamento: è caos omologazioni. Cosa succede ora agli autovelox
00:00 00:00

L'annosa questione degli autovelox pare essere infine giunta a un punto di svolta, anche se molto resta da chiarire. Venerdì scorso si è conclusa l'opera di censimento di tutti i dispositivi presenti sulle strade del Paese. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rilasciato un elenco ufficiale in cui sono inseriti tutti i rilevatori considerati idonei: multe elevate da apparecchi non censiti saranno considerate nulle.

In questo modo si è definitivamente risolto il problema degli "autovelox fantasma", ma rimane ancora in piedi la diatriba sull'omologazione. Ad oggi, infatti, i verbali possono ancora essere impugnati. In Italia sono stati censiti e registrati 3.625 autovelox, tuttavia alcuni di essi non dispongono ancora dell'omologazione e in assenza di un serio provvedimento - come un decreto attuativo - possono ancora portare a contese legali.

Bene, dunque, il censimento dei 3.625 apparecchi autorizzati, che sicuramente servirà a garantire trasparenza (adesso tutti i rilevatori, la loro marca, matricola e postazione su strada sono facilmente individuabili nell'elenco del MIT), ma resta da risolvere la questione più spinosa, quella che ha inondato i tribunali di ricorsi. Grazie al censimento, gli automobilisti hanno ottenuto il diritto di chiedere l'annullamento della sanzione qualora questa fosse stata elevata da un rilevatore non censito. L'operazione, fra l'altro, ha dimostrato che vi erano molti meno dispositivi di quelli che si credeva. "Il 25 per cento. In tutto, le polizie locali, provinciali e metropolitane ne gestiscono 3.038 tra fissi e mobili; la Stradale ne ha 586, compresi i Tutor, mentre i carabinieri soltanto uno", ha dichiarato a Il Corriere Luigi Altamura, comandante della Municipale di Verona e referente Anci in Viabilità Italia. In Italia, dunque, ci sono meno autovelox rispetto a realtà come la Francia e l'Inghilterra.

Appurato ciò, c'è ancora da risolvere il nodo dell'omologazione. Come stabilito dalla Cassazione, in caso di mancata omologazione, un automobilista può contestare la multa, ritenendola non valida. Solo nel mese di novembre sono stati annullati otto verbali a Ventimiglia. Bisogna giungere a una conclusione.

"O approva un decreto, o qualcuno ordini la sospensione dei controlli", ha dichiarato Altamura. "La sicurezza stradale non può restare in bilico. Solo con apparecchi legittimi torneranno a essere ciò che la scienza indica: un baluardo salva vita".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica