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Bollo auto storiche: come funziona l’esenzione

Le auto "storiche" con oltre 30 anni di immatricolazione scatta l'esenzioni mentre possono esserci delle riduzioni per quelle "ultraventennali"

Bollo auto storiche: come funziona l’esenzione

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L’esenzione dal pagamento del bollo auto per le autovetture immatricolate da oltre 30 anni e una riduzione del 50% (ma non dappertutto) del costo complessivo per le autovetture immatricolate in un lasso temporale tra i 20 e i 29 anni.

Per i possessori di un’automobile, il pagamento del bollo è una delle scadenze da non dimenticarsi nella gestione del proprio veicolo, al pari di assicurazione e della revisione. Per le auto più “datate”, però, ci sono delle agevolazioni o l’esenzione totale dal pagamento di questo tributo locale con eccezioni e differenziazioni tra Regione e Regione.

La legge di stabilità del 2015 (l. 190/2014) ha eliminato, difatti, l’esenzione dal bollo per i veicoli ultraventennali e sino ai 30 anni dall’immatricolazione ma trattandosi, appunto, di un tributo locale, è facoltà di regioni e

province autonome di adottare esenzioni o riduzioni della tassa ordinaria.

Guardiamole insieme.

Cosa è il bollo auto

Il bollo auto è la tassa sulla proprietà di un’automobile al cui adempimento sono tenuti, alla scadenza utile per il pagamento, coloro i quali risultano nel pubblico registro automobilistico (PRA):

  • proprietari del veicolo.
  • utilizzatori, usufruttuari o acquirenti con patto di riservato dominio, in caso di veicoli con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio.
  • utilizzatori di un veicolo con contratto di noleggio a lungo termine senza conducente.

Si tratta, dunque, di un tributo locale gestito dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento. Fanno eccezione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.

Le esenzioni

Il nostro ordinamento prevede siano esenti dal bollo auto le auto che hanno compiuto 30 anni dalla prima immatricolazione e iscritte all’Asi (Automotoclub Storico Italiano) o in altri registri simili e che rientrano, quindi, nella categoria di auto storiche.

Discorso diverso per le auto tra 20 e i 29 anni di “età”; per le autovetture circolanti in alcune di queste regioni, ad esempio, se risulta l’iscrizione in un registro storico è prevista una riduzione della tassa del 50% :

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Lazio (prev ista una riduzione del 10% per i veicoli iscritti ASI-FMI)
  • Liguria
  • Marche
  • Piemonte (prevista una riduzione del 10%)
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Provincia autonoma di Trento
  • Umbria (prevista una riduzione del 10%)
  • Valle d’Aosta.
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