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Caro affitti, per i giovani c'è un bonus. Ecco come fare per ottenerlo

E' possibile detrarre il 20% delle spese per l’affitto per i primi 4 anni e fino a un massimo di 2mila euro l’anno. Ecco quali sono i requisiti per goderne

Caro affitti, per i giovani c'è un bonus. Ecco come fare per ottenerlo

Con la legge di Bilancio 2023 è stato prorogato il Bonus affitto per i giovani, una misura che va incontro alle necessità di chi ha un reddito basso e vuole o deve prendere in affitto un appartamento.

Per poterne godere sono necessari dei requisiti specifici e, allo stesso tempo, l’agevolazione non è applicabile a tutti i tipi di immobili locati.

Il Bonus affitto giovani

L’agevolazione vale soltanto per le abitazioni singole e gli appartamenti e consente una detrazione del 20% delle spese per l’affitto per i primi 4 anni di validità del contratto e fino a un massimo di 2.000 euro l’anno.

Chi ne usufruisce, oltre ad avere un’età tra i 20 e i 31 anni, deve spostare la residenza nel comune in cui l’immobile è ubicato.

Ai requisiti si aggiunge quello reddituale che non deve superare i 15.493,71 euro annui e il canone d’affitto deve essere superiore ai 991,60 euro l’anno.

Come si richiede il Bonus affitto giovani

Il bonus va richiesto all’Agenzia delle entrate redigendo una dichiarazione specifica da presentare insieme alla dichiarazione dei redditi. Tale dichiarazione deve includere:

  • I dati dell’immobile
  • Le informazioni del contratto d’affitto (entrata in vigore, durata, prezzo del canone)
  • Il reddito annuo del richiedente

Tuttavia, alcuni immobili escludono la possibilità di godere del bonus.

Quali immobili sono esclusi

Non può chiedere l’agevolazione chi affitta immobili inseriti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ossia quelli di lusso o con valore storico-artistico. Sono anche esclusi gli immobili afferenti all’edilizia residenziale pubblica e la destinazione turistica.

La questione della transitorietà

Documentandosi online, si incappa spesso nel dubbio che riguarda molti giovani, i quali, si chiedono se l’agevolazione possa essere estesa ai contratti d’affitto transitori.

La risposta è no, giacché uno dei requisiti per accedere al bonus prevede l’obbligo di spostare la residenza nel comune nel quale l’immobile è ubicato, cosa che non può essere fatta con un contratto transitorio che non può essere inteso come relativo alla prima casa.

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