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Come cambia la busta paga di un dipendente con la nuova flat tax

Dai premi di risultato alle mance dei camerieri. E poi festivi e notturni, così la tassa piatta entra in manovra

Come cambia la busta paga di un dipendente con la nuova flat tax
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Tra le novità previste dalla manovra per il 2026 c'è anche la flat tax per i lavoratori dipendenti. Nel Ddl di Bilancio all'esame del Senato c'è infatti l'introduzione di tre nuove imposte sostitutive. Una flat tax del 5% valida per il 2026 sugli aumenti retributivi per i dipendenti privati, derivanti da rinnovi dei contratti collettivi siglati nel 2025 e nel 2026. L'agevolazione, destinata ai lavoratori del settore privato con redditi sotto i 28 mila euro, riguarda una platea stimata in 3,33 milioni di persone, con un beneficio medio di circa 142 euro. Un'altra tassa flat del 15%, sempre per il 2026, sarà applicata sulle somme fino a 1.500 euro ricevute dai lavoratori del privato come extra per lavoro notturno, festivo e nei giorni di riposo (riguarda oltre 2,3 milioni di lavoratori, con un beneficio medio stimato in 270 euro). La stessa aliquota varrà per i dipendenti pubblici, fino a un tetto di 800 euro di imponibile. La manovra rafforza anche quella che finora è stata la flat tax più diffusa tra i dipendenti: la sostitutiva sui premi di produttività che nel 2026 e 2027 passa dal 5 all'1% e vede elevata da 3mila a 5mila euro la base massima di calcolo. Applicando ai dati reali del 2024 l'incremento stimato dalla relazione tecnica al Ddl di Bilancio, si possono ipotizzare di 2,41 milioni di beneficiari. Rimangono al 5% le imposte sugli straordinari degli infermieri, ma resta l'aliquota agevolata del 15% sulle lezioni private e sulle ripetizioni svolte dagli insegnanti e viene confermata la flat tax del 5% sulle mance di camerieri e personale degli alberghi.

Il reddito massimo d'accesso, quando previsto, va dai 28mila euro per i rinnovi contrattuali agli 80mila per i premi di produttività. Le aliquote spaziano dall'1% al 15 per cento.

Ma come cambierà, in concreto, la busta paga? Secondo i calcoli del Sole 24 Ore, a guadagnarci di più saranno i dipendenti il cui contratto prevede premi di produttività, ma anche chi lavora nell'ambito del turismo o chi è impegnato in turni notturni o nei giorni festivi. Il vantaggio medio calcolato come differenza tra la flat tax pagata e l'Irpef non versata, addizionali comprese si colloca tra i 120 e i 270 euro annui. Ma per alcuni contribuenti in condizioni favorevoli il beneficio potrebbe essere più sostanzioso, come per chi riceve molte mance con le card o ha compensi sottoposti al forfait.

Per i lavoratori autonomi, invece, la Legge di Bilancio conferma l'innalzamento della soglia di accesso al regime forfettario per i redditi extra-stipendio: il limite passerà da 30 mila a 35 mila euro, con aliquota al 5% per le nuove attività e al 15% per tutte le altre.

La riforma dovrebbe entrare in vigore già da gennaio e le misure, sempre in base alle proiezioni del quotidiano di Confindustria, dovrebbero sottrarre alle casse statali quasi 2 miliardi di euro di gettito Irpef.

Le minori entrate previste per l'anno prossimo in virtù delle nuove tasse piatte sono comunque meno dell'1% degli introiti complessivi. L'obiettivo resta quello di alleggerire il carico tributario sugli stipendi, soprattutto su quelli zavorrati dall'inflazione del 2022-23.

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