Cittadini

Ecco come presentare un reclamo contro Dazn, Netflix & Co.

La procedura per rivalersi sui servizi di streaming è semplice. Ecco come fare

Ecco come presentare un reclamo contro Dazn, Netflix & Co.

Il proliferare di servizi streaming in tutta Italia ha spinto l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) a inserire le piattaforme nella procedura Conciliaweb che serve ad avviare le pratiche di reclamo. Il garante aveva promesso un cambio di passo a partire dal mese di febbraio del 2023 e così è stato.

Una necessità stringente, perché in caso di disservizio, i diversi gestori mettono a disposizione dei clienti degli strumenti per proporre reclami che, a volte, risultano troppo macchinosi. I recenti disservizi che hanno coinvolto gli utenti di Dazn sono solo un esempio che cristallizzano questa condizione.

Come usare Conciliaweb

La piattaforma Conciliaweb è stata pensata dall’AgCom per facilitare la conciliazione e non sostituisce in prima istanza l'iter dei reclami. Può farvi ricorso chi, pure avendo presentato le proprie lamentele, non ha ricevuto risposta dal proprio gestore oppure ne ha ricevuta una ritenuta non soddisfacente. Va ricordato che, di norma, il gestore che riceve un reclamo ha 30 giorni di tempo per rispondere.

Con il passare dei mesi, Conciliaweb include un numero crescente di fornitori e gestori. Oggi è possibile farne uso anche per i disservizi causati da Amazon Prime, Chili, Dazn, Discovery, Infinity (Mediaset), Netflix, Now Tv (Sky) e Tim.

Per accedere alla piattaforma occorre usare Spid, Cie (la Carta di identità elettronica) oppure l’eIDAS, per chi possiede un’identità elettronica di un’altra Nazione.

Quando ci si è identificati occorre scegliere la voce Servizi di media audiovisivi e quindi scegliere la procedura Conciliazione Sma.

Per proseguire occorre indicare in quale forma è stato presentato il reclamo al gestore (raccomandata, Pec, email o fax) ed è necessario allegare copia del reclamo inviato nel formato Pdf, Jpg o Png. A ciò è possibile allegare anche un file audio (Mp3, Mpeg, Wav).

Occorre in seguito scegliere il tipo di disservizio sperimentato (l’elenco predisposto ne contempla 14) e indicare con precisione quando si è verificato (data), quale richiesta è stata formulata al gestore e la somma di denaro pretesa a mo’ di risarcimento.

La procedura si conclude con la necessità di indicare in quale modo si preferisce ricevere il rimborso e, in ogni caso, va indicato un Iban.

Commenti