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730 precompilato: spese sanitarie, ecco come funziona la detrazione

Modificare le spese sanitarie indicate nel 730 precompilato impone l’obbligo di conservare fatture e scontrini. Ecco cosa sapere per non incappare in errori facilmente evitabili

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Da diversi anni il fisco ha avviato un processo di semplificazione a tutto tondo che comprende una maggiore elasticità dell’erario, un dialogo meno teso con i contribuenti e diverse facilitazioni in fase di dichiarazione dei redditi, come dimostra il Modello 730 precompilato, nel quale i lavoratori dipendenti e pensionati trovano già parte dei dati relativi alle rispettive situazioni reddituali, conservando la possibilità di modificarli prima di inviarlo all’Agenzia delle Entrate.

L’accettazione o la modifica dei dati riportati nel 730 precompilato possono esigere un diverso comportamento da parte del contribuente, come nel caso della detrazione delle spese sanitarie.

Il Modello 730 precompilato e le spese sanitarie

In materia di spese sanitarie si prospettano due scenari possibili in fase di verifica del Modello 730 precompilato, ovvero prima che il contribuente ne confermi il contenuto e lo trasmetta all’Agenzia delle Entrate:

  • si accettano le spese sanitarie riportate nel Modello 730 senza modifiche
  • le spese sanitarie riportate nel Modello 730 devono essere modificate (integrazioni incluse).

Sono due circostanze che portano con loro accorgimenti di diverso tipo che, citate in modo spiccio, comportano la necessità o meno di conservare fatture e scontrini.

L’Agenzia delle Entrate si è pronunciata in modo chiaro a tale proposito.

Conservazione dei documenti di spesa

Nel caso in cui il contribuente accetta le spese citate nel Modello 730 non deve conservare fatture e ricevute, perché tali spese sono già state comunicate alle autorità fiscali da terzi. Decade quindi anche la necessità di conservare le ricevute per cinque anni.

Proprio perché le spese detraibili sono state certificate da terzi, vengono meno anche i controlli formali, salvo i controlli svolti dalle autorità competenti per stabilire se il contribuente ha il diritto di godere delle eventuali agevolazioni di cui beneficia.

La modifica dei dati relativi alle spese sanitarie

Le voci di spesa modificate obbligano il contribuente a conservare copia delle fatture o degli scontrini relativi a ogni voce cambiata o aggiunta. Ciò significa che l’Agenzia delle entrate può attuare dei controlli formali che possono essere di due tipi:

  • controllo formale solo sulle voci di spesa modificate o integrate se il Modello 730 è stato inviato dal contribuente, oppure
  • controllo formale su tutte le voci di spesa se il Modello 730 è stato inviato da un intermediario (per esempio un commercialista o un Caf).

In quest’ultimo caso occorre che l’intermediario controlli l’esattezza dei dati prima di apporre il visto di conformità. È opportuno che il contribuente che non invia da sé il Modello 730 ne sia al corrente.

Il prospetto web delle spese sanitarie

Con la Circolare 14/E del 19 giugno del 2023, l’Agenzia delle Entrate specifica che, chi fa ricorso al Modello 730 precompilato deve consegnare questi documenti:

  • prospetto web delle spese sanitarie detraibili che è disponibile nella sezione dedicata sul portale della precompilata
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale si conferma l’esattezza dei dati detraibili.

Il prospetto delle spese sanitarie riporta tutte le spese mediche, il dettaglio dei farmaci acquistati e, non da ultimo l’elenco delle spese mediche detraibili.

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