Fine degli arretrati, cosa cambia da luglio per l'assegno unico e universale

Il termine ultimo per richiedere gli arretrati marzo-giugno è decaduto alla fine del mese scorso

Fine degli arretrati, cosa cambia da luglio per l'assegno unico e universale
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Novità importanti per quanto concerne l'Assegno unico: per i cittadini che inoltreranno istanza a partire dal mese di luglio sarà infatti impossibile incassare anche gli arretrati marzo-giugno, ottenibili in caso di presentazione della richiesta entro il 30 del mese appena passato.

Per quest'anno dovrebbe comunque trattarsi di un numero limitato di nuclei familiari, dato che a partire dal 1° marzo 2023 esso viene erogato d'ufficio e senza necessità di effettuare una nuova istanza per i contribuenti che abbiano presentato domanda tra gennaio 2022 e febbraio 2023 senza che questa sia stata respinta, decaduta o revocata.

La misura

L'assegno unico e universale è stato ideato per sostenere le famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni o senza limiti di età in caso di figli colpiti da disabilità. Il totale spettante viene calcolato sulla base della situazione economica del nucleo familiare, certificata tramite la presentazione di un Isee in corso di validità, tenendo conto del numero dei figli, della loro età e di eventuali condizioni di disabilità degli stessi. Il contributo viene erogato in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche nel caso in cui esse non presentino Isee o se questo risulta superiore alla soglia dei 40mila euro.

A chi non spetta

Gli arretrati non spettano a coloro i quali, pur avendo figli a carico non percepiscono il contributo dal momento che non hanno ancora inoltrato l'istanza, a chi ad ora non ha richiesto l'Isee 2023 e percepisce dunque la quota minima e a quanti sono in regola con la domanda e l'Isee ma potrebbero presentarne uno aggiornato per incrementare l'importo dell'assegno.

Il contributo, comunque, è ottenibile anche senza Isee, anche se in questo caso viene a corrispondere alla quota minima: l'Isee può essere presentato anche successivamente, ma il ricalcolo dei mesi precedenti e quindi il riconoscimento degli arretrati è stato garantito a coloro che hanno provveduto a farlo entro il 30 giugno. In caso di presentazione dal 1° luglio, ha spiegato l'Inps, il contributo verrà ricalcolato solo per le mensilità accreditate successivamente.

Novità per gli orfani

Per i nuclei familiari con un figlio orfano, a partire dallo scorso mese di giugno, è stato previsto un incremento fino a 30 euro.

Il governo ha introdotto tale maggiorazione a ciascun figlio minore in quelle famiglie in cui un genitore risulta deceduto, ovvero "nel caso di unico genitore lavoratore al momento della presentazione della domanda, ove l’altro risulti deceduto, per un periodo massimo di 5 anni successivi a tale evento, nell'ambito del limite di godimento dell’assegno".

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