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Italiani all'estero, a breve partiranno i controlli dell'Inps sulle pensioni: ecco cosa succede

I pensionati italiani che si trovano all'estero dovranno inviare tutta la documentazione richiesta: ecco cosa c'è da sapere

Italiani all'estero, a breve partiranno i controlli dell'Inps sulle pensioni: ecco cosa succede
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Stanno per partire i controlli dell'Inps nei confronti dei pensionati italiani che risiedono all'estero. Come annunciato nella comunicazione ufficiale dello scorso 19 dicembre, le verifiche serviranno ad accertare l'esistenza in vita dei connazionali che percepiscono l'assegno. Verrà dunque inviata un modulo da compilare con tanto di richiesta di invio di appositi documenti che saranno poi esaminati.

Come riferito dall'Inps, i controlli partiranno a partire dal prossimo anno, per la precisione da marzo 2026. Verrà seguito un calendario diviso in fasi ben precise che dovranno essere rispettate. La campagna di verifica è rivolta a migliaia di pensionati che risiedono fuori dall'Italia anche se, come vedremo, ci sono delle eccezioni.

I controlli, come abbiamo detto, devono attestare l'esistenza in vita del pensionato in modo da evitare pagamenti indebiti dopo il decesso. La procedura è affidata a Citibank N.A., istituto incaricato dall'Inps per l'invio dei moduli e la verifica degli stessi. Citibank recapiterà il plico con tutta la documentazione necessaria. I pensionati interessati troveranno il modulo da compilare, la comunicazione con richiesta di documentazione da inviare (documento d'identità con fotografia valida) e le indicazioni per contattare il servizio di assistenza in caso di bisogno.

Una volta preparato tutto, l'intera documentazione dovrà essere inviata per via telematica, oppure presentata agli sportelli della Western Union. Si può anche decidere di utilizzare la posta ordinaria, rivolgendosi alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom. Naturalmente devono essere rispettati i tempi indicati.

La verifica si svolgerà in più fasi. La prima partirà il 20 marzo per concludersi il 18 luglio 2026, ed è rivolta ai pensionati che si trovano in America, Asia, estremo oriente, paesi scandinavi e paesi dell'est Europa. Sono esclusi gli italiani che risiedono in Polonia, Germania, Svizzera, Francia e Belgio.

In caso di mancato invio della documentazione entro la data del 18

luglio, sarà necessario presentarsi agli sportelli della Western Union nel Paese di residenza per riscuotere la pensione di agosto. Se l'assegno non sarà ritirato entro il 19 agosto, l'erogazione verrà sospesa.

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