Multa condominiale: cos’è e come funziona

Quando si “infrange” il regolamento di condominio possono scattare delle sanzioni di tipo pecuniario

Multa condominiale: cos’è e come funziona
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Per garantire la migliore convivenza possibile tra gli inquilini, tutti i condomini fanno riferimento ad un regolamento interno (obbligatorio laddove ci siano più di 10 condòmini) che definisci molti aspetti della vita comune nello stabile, a partire dalla fruizione dei beni comuni.

Di conseguenza, nel caso in cui qualcuno dei residenti non rispetti quanto previsto, causando danni o rendendo difficoltosa la fruizione delle parti comuni, è possibile “appellarsi” al regolamento per ristabilire il quieto vivere decidendo, nei casi previsti, di sanzionare la persona interessata.

Ma cosa sono le multe condominiali e come funzionano? Entriamo un po’ più nel dettaglio.

Cosa è la multa condominiale e quanto è legittima

Con questo termine si fa riferimento ad una sanzione di carattere pecuniario che può essere indirizzata nei confronti dei condòmini rei di non avere rispettato quanto previsto dal regolamento.

A stabilirlo è l’art. 70 del dispositivo di attuazione del codice civile che prevede che per “Per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino ad euro 200 e, in caso di recidiva, fino ad euro 800. La somma è devoluta al fondo di cui l'amministratore dispone per le spese ordinarie L'irrogazione della sanzione è deliberata dall'assemblea con le maggioranze di cui al secondo comma dell'articolo 1136 del Codice”.

I soldi della sanzione finiscono in un fondo da cui l'amministratore può attingere risorse per le spese ordinarie dell’immobile.

Logicamente, affinché venga applicata la sanzione devono sussistere delle condizioni:

  • In primo luogo la sanzione deve riguardare la violazione di una norma prevista dal regolamento stesso.
  • In secondo luogo deve esserci la prova dell’infrazione come, ad esempio, una testimonianza.

Come e chi decide la multa

Per irrogare una multa non è sufficiente la semplice violazione del regolamento, ma è indispensabile una delibera assembleare la quale deve svolgersi nelle modalità previste dall'art. 1136 del codice civile: "L'assemblea in prima convocazione è regolarmente costituita con l'intervento di tanti condomini che rappresentino i due terzi del valore dell'intero edificio e la maggioranza dei partecipanti al condominio".

Dunque, per la validità della delibera è necessario che questa venga approvata da un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.

anche l’amministratore può decidere, nel caso in cui il regolamento lo preveda espressamente, la sanzione.

Il ricevente la multa può, logicamente, impugnarla davanti all'Autorità Giudiziaria così come previsto dall'art. 1137 del codice che stabilisce che "Contro le deliberazioni contrarie alla legge o al regolamento di condominio ogni condomino assente, dissenziente o astenuto può adire l'autorità giudiziaria chiedendone l'annullamento nel termine perentorio di trenta giorni, che decorre dalla data della deliberazione per i dissenzienti o astenuti e dalla data di comunicazione della deliberazione per gli assenti".

Occorre ricordarsi, però, che in materia condominiale prima di “finire” davanti al giudice occorre attivare la cosiddetta mediazione precontenziosa dinnanzi ad uno degli organismi autorizzati dal Ministero.

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