Abbattute decine di baracche nel campo nomadi regolare di via Candoni alla Magliana. Ieri mattina una task force di cinquanta agenti della municipale, comandati da Antonio Di Maggio, insieme ai vigili urbani del XV Gruppo, hanno cancellato con le ruspe messe a disposizione dal Campidoglio, alcune bicocche, che erano state assegnate a sette nuclei familiari. Il provvedimento è scattato perchè si ritiene che questi stranieri facciano parte di un clan, in possesso di autovetture di lusso e di grande cilindrata, la cui provenienza non è chiara.
La decisione è stata emessa dal Dipartimento V del Comune, perchè gli appartenenti alle famiglie mandate via, alle quali erano state assegnate alcune unità abitative nella zona slava del campo (allinterno del quale cè una seconda zona destinata ad alloggi per romeni) non solo hanno mantenuto un «comportamento scorretto allinterno dellarea», ma hanno anche provocato «danni alle persone e alle abitazioni oltre ad aver costruito senza permesso strutture in legno e in lamiera. Inoltre hanno pesato su questa disposizione le gravi condizioni igienico sanitarie in cui versava larea slava dellaccampamento, più volte segnalata e contestata ai nomadi da parte dei funzionari del Dipartimento e dagli operatori dellassociazione che si occupa della vigilanza allinterno della zona. Agli slavi era stato dato un ultimatum per lallontanamento che scadeva oggi (ieri per chi legge, ndr.) per motivi umanitari.
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