Cultura e Spettacoli

Clerici: "Sanremo sarà una festa"

La showgirl che torna stasera con Tutti pazzi per le tele su Raiuno, prepara il Festival. Ed esce anche un suo cd: "Mi sono divertita a rifare le vecchie sigle"

Clerici: "Sanremo sarà una festa"

Intanto a cantare ci prova lei. Certo, conoscendo i propri limiti, non si cimenta con gli acuti New York, New York ma si limita al più semplice motivetto Il coccodrillo come fa?, un must per i bambini. Però, sembra già un buon allenamento in vista del prossimo Sanremo che le è stato affidato. Dunque vediamo: per Antonella Clerici, dopo la prima estate passata con la tanto desiderata bimba Maëlle, comincia una stagione da brividi. In ordine presenterà: da questa sera su Raiuno Tutti pazzi per la tele, lo show nostalgia dedicato ai vecchi programmi italiani, poi a febbraio il Festivalone e a seguire Ti lascio una canzone, con i piccoli e bravissimi cantanti in erba. Insomma, messa da parte l’amarezza per aver perso la conduzione della Prova del cuoco e del Treno dei desideri (non restituiti al rientro della maternità la scorsa primavera), la showgirl si sente ricompensata, in forma e pronta a ripartire con il suo solito sorriso.

Dunque, Antonella, a metà ottobre uscirà il suo cd con le più famose sigle Tv: dal «dadaumpa» delle Kessler ai brani della Carrà e della Goggi... Non è che scalda la voce per il palco di Sanremo?
«Ma va... quel progetto è nato prima che mi affidassero il Festival. È una raccolta di vecchie canzoncine, come Le tagliatelle di nonna Pina, ve la ricordate? Sono quelle che canto alla mia Maëlle, e mi è venuta voglia di rifarle per tutti i bambini. Ovviamente con le mie capacità vocali, ma si sa ormai i computer mettono a posto tutto».

E la sua piccola Maëlle come sta?
«Benissimo. Ha appena compiuto sette mesi e ormai è chiaro che avrà gli occhi grigio-verde, l’unica cosa che ha preso da me, per il resto ha i capelli ricci e la pelle color caffelatte come Eddy (il suo compagno, ndr). Abbiamo passato un’estate serena tra Ansedonia e Bruxelles, dove vivono la mamma e due sorelle di Eddy».

Si è messa pure a doppiare la protagonista nel cartone animato «Biancaneve e gli 007 nani», non è diventata troppo zuccherosa?
«E che ci posso fare se sono felice di essere mamma? Il problema è che ho mille cose da fare e tutte insieme».

Partiamo da «Tutti pazzi per la Tele». Si ricomincia stasera dopo il rinvio della scorsa settimana per lasciar spazio al «Porta a porta» dedicato all’Abruzzo.
«Infatti. E non sarà facile recuperare. La fiction di Canale 5, nostra concorrente (L’onore e il rispetto) ha potuto consolidare il suo pubblico. Noi ce la metteremo tutta per riconquistare spettatori».

Differenze rispetto all’anno scorso?
«Cercheremo di avere un fil rouge che colleghi tutti gli ospiti in studio. L’anno scorso mischiavamo un po’ troppo. Stasera ci saranno Mara Venier, Lello Arena, Victoria Silversted, Tito Stagno, Luca Ward ed Enrico Mentana. Mostreremo spezzoni di momenti della loro carriera e giocheremo insieme».

E Sanremo, come sta andando la preparazione?
«Ci stiamo lavorando. Devo dire che noi abbiamo cominciato molto tardi rispetto ai tempi di preparazione necessari per un evento così grosso. Comunque, spero che risulti una grande festa per gli italiani visto che sarà la sessantesima edizione. Inevitabilmente ci sarà un confronto rispetto al bellissimo Sanremo di Bonolis, che è un talento assoluto della Tv. Io, che mi considero un’onesta lavoratrice dello spettacolo, cercherò di prenderne l’eredità facendo comunque una cosa diversa».

Considera il Festival, il più importante appuntamento televisivo dell’anno, una sufficiente compensazione per la perdita della sua amata «Prova del cuoco»?
«Ma io non cercavo un risarcimento, lo dico soprattutto per chi ha fatto riferimento al lato economico. Non ho mai fatto questo lavoro per i soldi, e chi mi conosce lo sa bene. Certo, dal punto di vista professionale, mi ha fatto piacere vedere che i vertici Rai continuano a credere in me. Anzi, devo dire che adoro il nuovo direttore Mauro Mazza: una persona illuminata che ti ascolta e con cui ci si può confrontare».

Ovviamente sottointende: al contrario del suo predecessore Fabrizio Del Noce...
«Si sa che i miei rapporti con lui non erano buoni alla fine del suo mandato: un ottimo direttore, con cui non era sempre facile dialogare. E la vicenda della Prova del cuoco mi aveva lasciata amareggiata. Ora si riparte.

Vicenda chiusa».

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