Parigi - Basta un clic. Se anche voi vi sentite sempre più spesso costretti nel forno a microonde che è diventata la Terra, un gesto stupido e veloce. Tra le 19,55 e le 20 di questa sera si spengono le luci. Cinque minuti, un niente, per sensibilizzare e sensibilizzarsi sul tema del riscaldamento globale. La proposta arriva dal forum mondiale dei climatologi di Parigi, ospitato nella sede dell'Unesco, che si concluderà domani. E proprio a Parigi il black out simbolico coinvolgerà anche monumenti e uffici pubblici. Anche la Tour Eiffel verrà spenta per cinque minuti per testimoniare "l'impegno a favore dello sviluppo ecosostenibile e della salvaguardia del pianeta" della capitale francese. L'iniziativa è inserita nell'operazione "Cinque minuti di tregua per il pianeta", ideata dalle 72 Ong ecologiste francesi per "permettere ai cittadini di esprimere la loro preoccupazione sul riscaldamento climatico" spegnendo le luci delle loro abitazioni durante quei cinque minuti. Insieme alla torre Eiffel - il cui consumo annuo di energia è di 7 megawatts l'ora, di cui il 9% per la sua illuminazione - una decina di monumenti pubblici della città di Parigi resteranno al buio per cinque minuti: tra gli altri, Notre Dame, l'Hotel de Ville (il Municipio di Parigi), il Petit Palais, l'Arco di Trionfo e l'obelisco di Place de la Concorde.
Il sì spagnolo La prima adesione spontanea arriva da Madrid. Il governo spagnolo ha dato il suo appoggio ufficiale all'iniziativa per il black out volontario di cinque minuti. Il ministero dell'Ambiente, in un comunicato citato dai media ha annunciato di "vedere di buon occhio" l'iniziativa e ha invitato gli spagnoli a rimanere al buio tra le 19,55 e le 20,00 di oggi, alla vigilia della presentazione a Parigi del rapporto dell'Onu sulle conseguenze del cambio climatico. Il governo di Zapatero ha fatto del clima una priorità della seconda parte del suo mandato. Al black out volontario, promosso su Internet dalla Ong francese si sono unite associazioni ecologiste e innumerevoli blog da tutto il mondo.
Polemiche Il black out volontario di cinque minuti per il cambio climatico, cui si è unito il governo spagnolo, "è una sciocchezza e applaudirò quando la Torre Eiffel si accenderà di nuovo". Lo dice Anton Uriarte, noto climatologo paleoclimatologo e geografo spagnolo secondo il quale l'allarme sul cambio climatico è ingiustificato e "un'analisi storica dei disastri climatici non dice che il clima stia peggiorando". Uriarte ricorda che nel mondo ci sono due miliardi di persone senza elettricità e che invece di lanciare campagne "assurde" come quella di oggi si deve prender coscienza che il vero pericolo è "la proliferazione dell'energia nucleare" giustificata con gli allarmismi ambientalisti.
Uriarte, appoggiandosi su ricerche proprie e della Nasa, definisce le informazioni sul clima "una grande bolla di sapone che continua a crescere" dietro la quale non mancano interessi economici. Per il climatologo basco dal 1990 al 2006 in Europa nei mesi di dicembre-gennaio-febbraio "la tendenza della temperatura è stata al ribasso", e lo stesso in Groenlandia dal 1950 al 2000.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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