Hanno patteggiato un mese di reclusione in continuazione con due precedenti patteggiamenti a 20 e a 22 mesi due ex direttori sanitari della Santa Rita coinvolti nei due filoni dinchiesta sulla «clinica degli orrori» con le accuse di concorso in truffa e falso aggravate dal danno di rilevante entità per un totale di oltre 5 milioni. Gianluca Merlano e Maurizio Sampietro sono così usciti dalludienza preliminare in corso davanti al gup Vincenzo Tutinelli a carico di altri 11 coimputati, tra i quali figurano con limputazione principale di concorso in omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dallaverlo commesso per procurarsi un profitto i tre medici del reparto di Chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone, Marco Pansera e Pietro Fabio Presicci già condannati in primo grado per lesioni a 83 pazienti che secondo laccusa sarebbero stati operati al solo «scopo di lucro».
Nel febbraio 2009, quando era già in corso il dibattimento scaturito dal primo filone di inchiesta, Merlano e Sampietro avevano patteggiato davanti al tribunale pene sotto i 2 anni di reclusione. Secondo quanto ricostruito dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano, ammonta ad almeno 2,5 milioni di euro il valore delle truffe allAsl contestate nel primo filone di inchiesta e a quasi 3 milioni quello contestato nella seconda parte dellinchiesta.
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