Clonavano carte Bancomat: sgominata banda di romeni

Il capo era conosciuto come «il professore», nove persone in manette

Si faceva chiamare «Occident», ma per gli agenti di polizia era semplicemente «il professore». Esperto di sistemi informatici, Geremia Nicusor Costantin, 29 anni, romeno, faceva la spola fra Ostia e Cisterna di Latina per addestrare clonatori. Nove persone arrestate, centinaia di «pin», computer, skimmer (il macchinario che serve a captare i codici digitali dalle vittime sulle tastiere dei Bancomat) e decine di carte rubate e falsificate, sequestrati. Nei vari covi che sono stati scoperti dalla squadra giudiziaria del XIII commissariato gli appunti delle sue seguitissime «lezioni» su numeri segreti e bande magnetiche. «L’operazione Occident - spiega il vicequestore Rosario Vitarelli - parte dalla segnalazione di alcuni commercianti ai poliziotti di quartiere. Stranieri dell’Est si aggirano con fare sospetto davanti un istituto di credito. Le guardie li seguono a distanza senza mollarli un istante. Con i ragazzi della “speciale” gli agenti arrivano davanti a una baracca all’Idroscalo. Pochi minuti dopo scatta l’irruzione: scoperta la prima centrale per la duplicazione di bancomat e carte di credito». Scattano così le manette per Andrei Vasile, Mari Marcel, Mirela Ciltea, Jordache Elis e Costantin Catalin Ciobanu, tra i 21 e i 30 anni. Fra il materiale trovato le pagine di un diario scolastico della Walt Disney. A penna tutti i passaggi per riuscire a ottenere un nuovo supporto per un codice rubato.

Ma chi è la mente del gruppo? «Arriviamo a uno strano posto a Ostia Antica - prosegue Vitarelli -. Ma solo dopo giorni di appostamento spunta una Citroen C3 con quattro persone a bordo. Fra queste il professore». Li seguono fino a Cisterna, qui altro blitz e i nuovi arresti.

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