Cocktail, musica e sport Anche la luna si specchia nel «mare» del Vigorelli

Il profumo di vacanza lo senti nell’aria appena varchi l’ingresso. Non è una metafora, il merito è degli aspiratori che risucchiano le polveri sottili e dei nebulizzatori che spargono gocce di dolce fragranza per tutto il locale. Una delizia per l’olfatto, tanto per cominciare.
D’altronde Mysland, la spiaggia di tremila metri quadri del Vigorelli, è pensata proprio come una staycation. E cioè come un’area dove i residenti possono trascorrere le ferie tra palme, ombrelloni e profumo di fiori esotici senza dover per forza prendere il primo aereo per le Hawaii o Ibiza. In particolare, Mysland è la prima staycation realizzata in Italia e la più grande d’Europa per dimensione.
L’inaugurazione, però, non è avvenuta in un’assolata mattina d’estate. Bensì in un mercoledì sera uggioso e reso umido da una leggera spruzzata di pioggia. Esordio bagnato, esordio fortunato, commentano i più ottimisti. E alla fine forse hanno anche ragione. Il meteo birichino non ha consentito di fare il pienone già alla prima apertura, è vero, però il locale ha comunque ricevuto apprezzamenti dai primi avventori.
Lo spazio contiguo al Vigorelli non è solo spiaggia di giorno. Dalle 18 in poi, infatti, si trasforma in un vero e proprio locale da aperitivo, aperto fino a mezzanotte (anche se in Internet c’è già chi promette feste fino alle 3 di notte, residenti permettendo). Con tanto di ricco e vario buffet (si va dalle classiche pizzette a un più ricercato cus cus dal sapore vegetale) e due bar pronti a servire ogni genere di cocktail (ottimo il mojito e velocissimi i barman). I due dj sul palco, forse un po’ troppo distanti dalla folla, creano la colonna sonora dell’evento. Un sound piacevole, fatto di melodie house e lounge. Così oltre alle pupille gustative stuzzicate da cibo e bevande, godono anche le orecchie. E non si lamentano neppure gli occhi: abbondano infatti starlette, modelle e avvenenti giovani alla moda in compagnia di rampolli dell’imprenditoria godereccia milanese. Un piacere alla vista. È il ritorno prepotente della Milano da bere, con molta più attenzione all’apparenza rispetto agli anni Ottanta. Per fortuna o purtroppo, fate voi.
Quella del mercoledì dovrebbe essere la serata più esclusiva del palinsesto settimanale di Mysland, almeno a detta dei pr che si agitano all’ingresso. Un po’ tutte le sere, comunque, al Vigorelli si festeggia. L’ingresso serale è gratuito, anche se è obbligatoria la prima consumazione (costo 10 euro, le altre 8 e poi a scalare fino a 2 euro). Solo in occasioni di spettacoli o eventi particolari (dal 25 luglio cinema, teatro e caffè letterari) l’entrata sarà a pagamento.
L’inaugurazione è stata anche la prima occasione per testare i campi da gioco nel retro del locale. Si sono disputate infatti le prime partite della «Mysland cup», il torneo di calcio a 5 organizzato da Sportland sul perfetto manto sintetico di ultima generazione.
I tre Andrea (sembra uno scherzo, ma davvero i gestori delle due aziende di organizzazione d’eventi che hanno ideato Mysland si chiamano tutti allo stesso modo) sembrano soddisfatti. La loro scommessa è partita da lontano.

Da una fredda notte sotto Natale di due anni fa. Lì è nata l’idea: portiamo il mare nel centro di Milano. Detto, fatto. E ora è il momento di raccogliere i frutti. Noci di cocco, melone e ananas sono già in bella mostra nel buffet.

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