«Cognetti visiti gratis». Lui replica: «Insensato»

Polemica fra l’Istituto ospedaliero e il professore sul divieto di curare intramoenia. Oggi udienza sul ricorso dei malati

da Roma

Il professor Francesco Cognetti può assistere i suoi pazienti ma soltanto «a titolo gratuito». A dirlo è Marino Nonis, il direttore generale degli Ifo, Istituti fisioterapici ospedalieri, che comprendono anche il Regina Elena di cui Cognetti è direttore scientifico. Oggi al tribunale civile di Roma si terrà la prima udienza per il ricorso presentato da otto pazienti del professore che chiedono all’Istituto di essere assistiti da Cognetti che è il loro medico curante. Nonis anticipa la sua dichiarazione ai giudici. «Massima apertura ai pazienti ma gratuita - dirà Nonis in tribunale -. Per nessuno guadagni illeciti. I pazienti che lo hanno richiesto saranno assistiti a titolo gratuito nell’ambito di una doverosa attività di pubblico soccorso». Nonis precisa che in base alla legislazione italiana il ruolo di direttore scientifico che ricopre Cognetti è incompatibile con l’esercizio della libera professione extramoenia ed intramoenia. Dunque Cognetti può continuare ad assistere i suoi pazienti soltanto a titolo personale e gratuito e l’Istituto si impegna a garantire l’assistenza necessaria gratis.
Pronta la replica del professore che ha presentato anche un ricorso al Tar sempre per lo stesso motivo. «In tutta la mia vita professionale ho sempre agito nel rispetto delle leggi e dei regolamenti», assicura Cognetti.

E l’avvocato dell’oncologo, Federico Tedeschini, chiede «in base a quale potere o a quale legge il direttore Nonis chieda al professor Cognetti di esercitare gratuitamente la sua professione senza le dovute tutele assicurative». Tedeschini sottolinea come si profili un evidente danno per l’erario visto che l’Istituto dichiara di voler operare gratuitamente annunciando un ricorso alla procura della Corte dei conti.

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