Come inizio niente male. Questo si potrebbe pensare dell'ultimo consiglio comunale di Cogoleto partito, fin dalle prime battute, all'insegna del rammarico. In sala gli assenti, tra le file dei consiglieri, sono sei. Fin qui niente di particolarmente insolito, almeno per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni che non pullulano di stakanovisti. Può succedere, anche se non dovrebbe.
La sorpresa arriva però quando si scopre che i «desaparecidos» sono gli stessi che hanno reso necessaria la convocazione del consiglio. Dei cinque punti all'ordine del giorno, infatti, tre interrogazioni e due interpellanze, solo una vede presente in aula il consigliere che l'ha presentata, nello specifico Luca Nanni, Pd. E degli altri firmatari delle interrogazioni, vale a dire Francesco Biamonti, del gruppo «Tutti per Cogoleto» (autore di due quesiti), Roberto Pansolin e Ferruccio Baratella, del «Gruppo misto»? Di loro nessuna traccia precisa, solo informazioni frammentarie: tra chi ha impegni di lavoro e chi il negozio da tenere aperto spunta anche qualcuno che, per solidarietà con gli assenti, ha deciso di starsene a casa. La condanna arriva unanime da maggioranza e opposizione, tutti d'accordo nello stigmatizzare gli «assenteisti». «Un comportamento non corretto - accusa il sindaco Attilio Zanetti, Pd - visto l'impegno che i consiglieri hanno preso nei confronti della cittadinanza». Certo, anche l'orario, fissato alle 17 di un mercoledì pomeriggio, non ha aiutato, pensato forse più per agevolare chi lavora nel pubblico impiego.
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