Cogoleto La Stoppani avvelena anche il consiglio comunale

Il fascino della diretta, se così si può definire, ha caratterizzato la seduta del consiglio comunale di Cogoleto di mercoledì. Alle 21.40, infatti, il sindaco Venturi ha interrotto i lavori per dare una comunicazione in tempo reale: «In questo momento in Regione, è in corso una manifestazione di protesta degli operai Stoppani per il rinnovo dei contratti in scadenza il 30 giugno, come promesso da Burlando - ha spiegato il primo cittadino -. I tempi per la revisione della Corte dei Conti rischiano di bloccare i fondi individuati dalla Regione per i contratti degli operai. La situazione è tutta in divenire, quindi per il momento mi sento di proporvi un nuovo ordine del giorno da presentare all'unanimità subito». La notizia ha colto di sorpresa, facendo emergere un disappunto comune per una situazione che da anni non vede una via d'uscita. «Possiamo fare tutti gli ordini del giorno che vogliamo ma la Stoppani è un sito d'interesse nazionale quindi serve l'intervento da Roma», ha sbottato il capogruppo di Sel Pansolin. «A Roma regna il caos - ha subito risposto il sindaco -. Basti pensare che ad un'interrogazione parlamentare di Tullo sulla Stoppani hanno risposto chiedendo notizie a noi e alla Provincia». Con il passare dei minuti la vicenda ha preso connotazioni sempre più chiare grazie al tam tam telefonico intrapreso dall'assessore Costa e dal consigliere del Pdl Bruzzone per avere informazioni da Regione e lavoratori. «Stasera si è scoperto che dei 20 operai, 12 hanno un contratto fino al 30 giugno mentre gli altri 8 fino al 18 luglio - ha aggiunto l'assessore -. I fondi per il prolungamento contrattuale fino al 31 dicembre ci sono».

Sull’argomento, Raffaella Della Bianca, consigliere regionale Pdl, ha presentato un’interrogazione, in cui «premesso che si è verificata una forte anomalia sulla scadenza differenziata dei contratti, sembrerebbe che gli 8 dipendenti in scadenza 18 luglio siano quelli che aderiscono al sindacato CGIL». Della Bianca chiede pertanto «quale sia la motivazione che ha generato disparità di trattamento e come l’ente Regione intenda procedere».

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