Maddalena Camera
nostro inviato a Seul
Dopo essere diventato lettore musicale, macchina fotografica e videocamera il cellulare diventa tv. E questa volta non lo fa adattando la sua rete alla trasmissione di immagini, che anche con l'Umts risulta comunque sempre non di grande qualità ma producendo terminali adeguati. E la Corea sta facendo da battistrada a questo nuovo ancora non sfruttato ma promettente settore. Qui infatti ci sono gia sei licenze per la trasmissione del segnale televisivo in formato Dmb, ossia la tv digitale per telefonino e labbonamento mensile per vedere tutti i programmi possibili costa circa 20 euro al mese. In realtà al nuovo filone che dovrebbe rilanciare le possibilità della televisione stanno lavorando tutti i maggiori produttori di cellulari. Lg ha presentato il suo modello con schermo ruotante che sarà pronto per la commercializzazione sul mercato italiano a meta dellanno prossimo ma all'appello non mancano Nokia con il nuovissimo N92, Samsung e sony Ericsson.
E se in Europa e negli Usa siamo ancora in fase di sperimentazione in Asia la tv digitale sul piccolissimo schermo del cellulare e già una realtà. In Corea l'offerta spazia su diversi canali che danno la possibilità di seguire in ogni momento i programmi preferiti. Ma anche in questo caso mercato e produttori dovranno determinare quale di queste sarà la piattaforma su cui procedere. Dvb-H (digital video broadcast-handset) lavora in simultanea inviando un segnale a utenti multipli con un ricevitore digitale TV inserito sul cellulare. Il principale competitor di questa tecnologia è MediaFlo di Qualcomm's che trasporta in modo più redditizio il segnale, tutto ciò usando una tecnologia multicasting per trasmettere il segnale a più utenti.
In Europa le prove iniziali a Helsinki, in Finlandia, hanno indicato che soltanto il 41% degli utenti pagherebbe per avere il servizio. In Usa MobiTv, prima azienda degli Stati Uniti ad inviare il segnale tv ai cellulari, ha ricevuto un «Emmy Award» per «il successo eccezionale nella realizzazione tecnica». Il premio è arrivato a MobiTv dopo soli due anni dall'inizio del servizio tv sui cellulari.
Ora i loro abbonati sono oltre 500.000 con network che includono Abc News Now, Msnbc, The Discovery Channel, The Learning Channel, Espn e molti altri. Successi come questi sono indicativi per il futuro della tv sul cellulare. Se mezzo milione di persone sono disposte ad abbonarsi ad un servizio quando la tecnologia non ha raggiunto il suo apice si può solamente immaginare il successo che si avrà una volta che la tecnologia sarà perfetta. Così Sony Ericsson, grande protagonista del mercato della telefonia mobile, ha da poco annunciato il lancio (per ora solo in Giappone) del modello Radiden, capace di decodificare non solo i segnali radio (Am e Fm) ma anche quelli televisivi.
In Italia Mediaset e Tim hanno raggiunto un accordo che pone le basi per il lancio commerciale, come primo Paese al mondo, della Tv sul telefonino in digitale terrestre: sarà possibile vedere sui telefonini Tim, a partire dal prossimo anno e per cinque anni, la programmazione di Canale 5, Retequattro, Italia Uno, le partite della Serie A Tim e della Champions League con la tecnologia Dvbh, che garantisce, in mobilità, qualità trasmissive in tutto simili a quelle offerte dal digitale terrestre.
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