Il cenerentolo e il bisonte. La boxe italiana esporta pugili di ogni genere. Due esempi stasera a Berlino: Paolo Vidoz, il bisonte più credibile dellItalia dei pugni, difenderà leuropeo massimi contro Cengiz Koc, tedesco dorigine turca (23 match 1 sconfitta). Vidoz, 35 anni (20 match, 12 vinti per ko, 2 sconfitte), non ha più tempo da perdere e nellanno del centenario della nascita di Primo Carnera, friulano come lui, vorrebbe mantenere il titolo per provare il mondiale. «Magari a Kabul», ha raccontato. «Dove, di recente, mi sono allenato con ragazzi pieni di entusiasmo». Vidoz pensa ad una rivincita con Nicolay Valuev, il gigantone russo campione del mondo che, tempo fa, gli ha rotto una mascella, nella quale sono inserite due placche. Tanto che la stampa tedesca lo ha soprannominato «Mascella al titanio». Lo sfidante ha boxe scorbutica e colpi lunghi. Tutto dipende dalla forma di Vidoz.
Il cenerentolo è Alberto Colajanni, ligure, 32 anni (18 match), che sfiderà Markus Beyer, campione del mondo Wbc dei supermedi. Colajanni non ha mai combattuto fuor dellItalia e non ha pugno del ko. Beyer (35 match, 12 v. per ko) è un idolo protetto dallorganizzazione tedesca. È detto tutto.
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