Economia

Colaninno boccia Malpensa Per Air One l’ipotesi low cost

Malpensa è «logisticamente sbagliata», parola di Roberto Colaninno. Intervistato da Sky, il presidente di Alitalia fin dalle prime battute boccia totalmente lo scalo lombardo, salvo poi correggere il tiro, ma solo in parte: «Non dico che sia sbagliato avere un grande aeroporto nel Nord, ma - ha aggiunto - Malpensa è incapace di soddisfare i bisogni che oggi hanno i passeggeri, i piccoli e medi industriali, perché tra i vari fattori che ormai sono determinanti nel mondo per la soddisfazione dei clienti c’è la facilità di raggiungere l’aeroporto». Ma non c’è solo Malpensa nel mirino di Colaninno: anche Fiumicino ha la sua parte di colpe, soprattutto per quanto riguarda la scarsa puntualità di Alitalia. «Le cause dei ritardi - osserva il presidente - sono più di una: certamente dovute alle infrastrutture areoportuali, e Fiumicino è quella più responsabile di questi ritardi. Una compagnia di volo ha bisogno di infrastrutture di terra che siano in linea con la necessità di una gestione del volo, gestione che ha bisogno di processi informatici oltre che di una informazione puntuale, veloce e corretta a tutti quegli enti che sono all’interno dello scalo e che concorrono, dal più futile al più importante, al ritardo della partenza di un aereo».
Colaninno si è comunque detto «molto soddisfatto» dell’andamento della compagnia, «anche in presenza di circa 270 milioni di perdite, di cui 210 nel primo trimestre e 60 nel secondo». Tuttavia, «visto l’andamento dei passeggeri a luglio e le proiezioni di agosto e settembre, i conti avranno un sostanziale miglioramento» nel terzo trimestre, aggiunge il presidente.
Colaninno ritorna poi sull’ipotesi - già anticipata dal Giornale - di trasformare Air One nella low cost di Alitalia, anziché procedere alla fusione totale tra le due compagnie: un progetto, quest’ultimo, che a gennaio sembrava scontato, ma ora potrebbe cedere il passo a un disegno diverso. Ma Colaninno prende tempo: Air One «è un marchio importante, prima di distruggerlo ci si deve pensare parecchio». Potrà allora diventare la compagnia low cost di Alitalia? «È un’ipotesi, non in esame oggi, è troppo presto».
A dare «un voto di sufficienza» ad Alitalia, infine, è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, secondo il quale la compagnia «in sei mesi ha fatto passi da gigante».

Quanto ai problemi di Fiumicino, è «un aeroporto che deve essere ampliato e addirittura fatto nuovo: pochi giorni fa, proprio nel mio ufficio, è venuto l’ad di Alitalia, Rocco Sabelli, insieme a Fabrizio Palenzona per trovare una soluzione ai ritardi degli aerei».

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