Caro Massimiliano, leggo con interesse il tuo articolo che tratta l'argomento informazioni turistiche su Genova che all'estero sono ferme a qualche anno ed in particolare a Parigi - Parigi - presso l'ente turistico «sono del dicembre 2003».
Vorrei poter cogliere questa notizia con la stessa pacatezza e senso d'ironia che hanno investito le tue parole, ma in realtà penso che la verità sia un'altra, penso che dovremmo quasi scandalizzarci da tali dati di fatto e sono convinta che anche tu in fondo ti sia sorpreso negativamente perché so quanto tu sei affezionato alla città di Genova, quanto ti piace e quanto ne sei attaccato come la sottoscritta.
È proprio per questo motivo che penso occorra scandagliare i motivi di questa carenza parigina. E credo che le colpe o responsabilità, se così vogliamo definirle, stanno da entrambe le parti, dalla parte francese e dalla parte genovese.
Se Parigi non è aggiornata sulla realtà turistica di casa nostra, sempre cangiante - perché il turismo è cambiamento e continuo ammodernamento - questo non contribuisce a portare punti a suo favore; ma ritengo che Genova debba assumersi più responsabilità in quanto evidentemente non sa vendere bene e tempestivamente il proprio prodotto turistico che non è altro che il biglietto da visita per una città.
Come sempre, ti ringrazio caro Massimiliano per aver preso in considerazione uno spunto come questo che può diventare un input ed un punto di partenza per far riflettere la classe politica locale anche sull'ambito turistico di cui poco se ne parla, se non fosse per la Riviera ligure.
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