Columbro: cambio sesso tra pianti e risate

Stasera sul palco della Versiliana lo showman diventerà Tootsie, il personaggio interpretato da Dustin Hoffmann nel film di Pollack

Paola Manciagli

da Milano

«È un ruolo straordinario. Solo, molto più difficile di quanto pensassi». Marco Columbro si sta concentrando. Tra poco salirà sul palcoscenico del festival della Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lu) vestendo panni che decisamente non sono i suoi. Nello specifico una parrucca bionda, occhialoni, un lungo abito rosso di paillettes e rossetto coordinato: sarà Tootsie, il personaggio reso famoso da Dustin Hoffman nell’omonimo film di Sydney Pollack del 1982, che debutta in teatro proprio stasera alla Versiliana con la regia di Maurizio Nichetti.
Il protagonista di Tootsie è Kevin, attore di talento ma antipatico ai produttori di Broadway per via del suo carattere difficile, eccessivamente perfezionista. Per riuscire a trovare un lavoro, Kevin decide allora di cambiare identità travestendosi da donna: cioè diventa Tootsie. Con questo stratagemma riesce subito a ottenere un ruolo da protagonista nella seguitissima soap opera General Hospital. In poco tempo Tootsie, che nel serial interpreta l’energica direttrice dell’ospedale, diventa l’eroina di milioni di telespettatrici. «Ma il successo che aveva cercato così disperatamente diventa presto una prigione - spiega Columbro -, Kevin è costretto a recitare non solo davanti alla telecamere ma anche nel privato.
«Non ho avuto difficoltà a immedesimarmi in questo attore in difficoltà, è precisino e rompiscatole come me, e poi nella sua storia ho rivisto la mia, le mille porte che mi hanno sbattuto in faccia. Del resto, il nostro è un mestiere difficile, hai a che fare con l’effimero, passi da un personaggio all’altro ma nello stesso tempo lavori con il tuo corpo, quello che hai di più solido. E poi tanto dipende dalle persone che incontri, teatro o tv è lo stesso.
Ma Kevin è solo uno dei ruoli che devo recitare: oltre a lui ci sono anche Tootsie ed Elizabeth, il personaggio che Tootsie fa nella soap. Trovare la chiave giusta per interpretarle è stata dura. Ho rivisto diverse volte il film di Pollack studiando Dustin Hoffmann: lui mi ha dato la misura, l’equilibrio. Tootsie non è “checca” né macchietta, ma una donna a tutti gli effetti, e come tale deve essere credibile».
Dopo le tre date alla Versiliana (sarà replicato il 12 e 13 agosto) Tootsie andrà per sei mesi in tournée da Roma a Napoli a Milano. Il regista di Volere Volare è rimasto fedele al film di Pollack? «Il copione è stato tagliato per esigenze sceniche, ma la storia rimane la stessa, con la sua carica di comicità e allo stesso tempo di drammaticità». Inoltre, Nichetti ha pensato di farne una specie di commedia musicale, così scopriremo Columbro nelle vesti di cantante. Poco male per uno che è cresciuto a pane e palcoscenico, facendo la gavetta nei cabaret milanesi all’inizio degli anni Settanta. In tv ha debuttato nel 1977, conquistando il grande pubblico con tanti programmi, dallo storico Tra moglie e marito a Paperissima, facendo coppia con Lorella Cuccarini. In meno di vent’anni ha collezionato dodici telegatti e tutti hanno tenuto il fiato sospeso quando, cinque anni fa, fu colpito da un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma. Ma il teatro è rimasto la sua passione.

«Ho ripreso a calcare le scene dieci anni fa anche perché le trasmissioni di oggi, tipo i reality, non mi attraggono, non hanno nulla di creativo. Forse tornerò con una fiction, non so se in Rai o Mediaset. Ma per i progetti c’è tempo. Ora penso solo alla mia prima».

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