La febbre A preoccupa sempre meno, nonostante la campagna di stampa allarmistica fatta da alcuni media. Ormai sono molti gli osservatori che concordano sul fatto che sia meno pericolosa del virus stagionale. E tuttavia, ci sono alcuni casi di persone che si ammalano. E tra loro a volte ci sono anche i drammai di bambini.
Dall'Inghilterra arriva una storia di questo genere, ma a lieto fine. Il piccolo Spencer è nato mercoledì scorso, pesa appena meno di tre chili e sta bene. Sua madre, la 27enne Sharon Pentleton, parla di lui come di «un piccolo miracolo». Nel luglio scorso, infatti, la donna aveva rischiato di perdere la sua vita e quella del piccolo che portava in grembo a causa della nuova influenza. È entrata in coma, e i medici sono stati costretti a farla volare in Svezia perché nel Regno Unito non erano disponibili le cosiddetti macchine salva-polmoni, quelle che in gergo tecnico vengono chiamate Ecmo, acronimo di Extra-corporeal membrane oxygenation.
La signora Pentleton, di North Ayrshire, era incinta di sei mesi quando arrivò al Crosshouse Hospital di Kilmarnock con dolori alla schiena lancinanti. All'inizio i medici pensavano si trattasse di appendicite, poi la diagnosi di influenza A.
Le sue condizioni sono precipitate rapidamente, fino a condurla a uno stato di coma. I camici bianchi hanno quindi deciso di attaccarla all'Ecmo, una macchina che cerca di ripristinare la funzione polmonare aumentando l'ossigenazione del sangue per far sì che i farmaci possano agire e vincere l'infezione. Ma nell'intera Gran Bretagna ci sono solo cinque di queste macchine per adulti, tutte al Glenfiel Hospital di Leicester, nessuna tuttavia disponibile quando Sharon ne aveva un disperato bisogno. Così la donna è volata in Svezia, e lì ha affrontato le cure ed è riuscita a sconfiggere il virus.
E insieme a lei ce l'ha fatta anche il bimbo che aveva in grembo, per cui si è temuto fin dal primo momento. Spencer invece è nato e sta bene. Sulle pagine del britannico Daily Mail è possibile osservare le sue foto e quelle della sua mamma, raggiante per il lieto fine di questa brutta vicenda.
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