Comitato dei saggi, in consiglio altra fumata nera

De Corato: «La questione si sbloccherà lunedì dopo l’incontro tra sindaco e partiti»

Chiara Campo

Aula paralizzata. A questo punto sarà compito di Letizia Moratti, che lunedì incontrerà i partiti della Cdl, sbloccare l’impasse e far sì che i lavori del consiglio comunale inizino seriamente. Ieri per tre volte i consiglieri sono entrati nella cabina per votare il comitato dei saggi, i 5 garanti che servono alla giunta per effettuare le nomine ai vertici delle municipalizzate, e per tre volte è stata fumata nera. Dopo che l’opposizione lunedì ha votato contro la delibera per l’istituzione delle commissioni consiliari, è saltato l’accordo che prevedeva l’elezione di tre esperti scelti dalla Cdl - Gianni Maria Chiarva, Ennio Presutti e Federico Guasti - e due dall’opposizione, Enzo Balboni e Laura Hoesc: la maggioranza ha rilanciato la formula del 4 a uno. Per la nomina di ciascun saggio però occorre raggiungere il quorum di 37 voti, che la Cdl da sola non è in grado di raggiungere. Ma ieri il muro contro muro e l’uscita dall’aula di Forza Italia dopo la seconda votazione a vuoto ha chiuso la seduta a bocce ferme. «Cinque anni fa l’accordo di garanzia prevedeva 4 saggi nominati dalla maggioranza e uno dall’opposizione, non si capisce perché non vada più bene - sostiene il capogruppo di Fi, Giulio Gallera -. L’accordo stretto all’inizio con la minoranza è crollato perché sull’istituzione delle commissioni ha votato contro». Diversa la posizione di An, che non nasconde i problemi in «casa»: «Da soli non possiamo votare l’organo di garanzia, per cui un accordo va trovato - afferma il capogruppo Carlo Fidanza -. Non sarebbe un problema concedere un secondo membro all’opposizione, ma in cambio di un impegno a non fare ostruzionismo su alcuni provvedimenti che abbiamo interesse ad approvare prima della pausa estiva, come l’approvazione del bilancio consuntivo, il piano generale di sviluppo e la riunione del consiglio dedicata al traffico». Fidanza però sottolinea l’impazienza di An nei confronti dei colleghi azzurri: «È necessario che Fi chiuda le questioni di assestamento interno che non permettono di trovare un accordo. In maniera responsabile abbiamo assecondato fin qui i loro tempi, ora riteniamo che siano fuori tempo massimo». Il vicesindaco Riccardo De Corato fa appello a entrambi gli schieramenti «perchè si assumano le proprie responsabilità e si esca da questa impasse. Spero che la questione si sblocchi lunedì dopo l’incontro dei partiti con la Moratti. Ci sono 80 milioni di avanzo di amministrazione fermi dal 17 maggio che aspettano di essere reinvestiti in opere pubbliche, così ci rimette la città». La capogruppo dei Ds Marilena Adamo accusa Fi: «Sta paralizzando il consiglio. Il problema è tutto interno al partito, che tira in lungo sull’approvazione del comitato per strappare posizioni.

Tant’è che non ha ancora presentato i nomi dei propri componenti delle commissioni: l’Unione ha pronte le liste». Elenco che An, Lega e Lista Moratti hanno già presentato al presidente del consiglio Manfredi Palmeri. I «saggi» tornano in aula lunedì pomeriggio.

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