La Fia-Tv-«Excitement», con il suo ridicolo tribunale d'appello telecomandato, può dire quello che vuole, visto che oggi tutto è permesso e che gli scandali non sembrano intaccare le facce di bronzo. Ma i diffusori biplanari e sforacchiati non rispondono al Regolamento Tecnico della Formula 1, né concettualmente, né alla lettera. E che tribunale! Non cito i nomi dei giudici e la loro estrazione, per non infierire. Primo, perché non è accettabile una sentenza al buio: gli imputati sono assolti; più avanti, vi diremo come... Secondo perché, in una materia tecnica così particolare, come l'aerodinamica e la fluidodinamica, la sola affermazione di regolarità rivela una ignoranza abissale. Come fanno i giudici ad affermare che un doppio estrattore risponde al regolamento? Questo non è scritto in nessun articolo!
Purtroppo, non è scritto nemmeno che esistono i diffusori, come non esistono le ali, tutti dispositivi chiamati graziosamente carrozzeria. Ma se esiste un corpo, con una determinata larghezza (un metro), con una determinata altezza (175 mm) e con un determinato sbalzo (350 mm dall'asse-ruote posteriore), non si capisce perché non debba essere accolto nelle sue dimensioni. Anche il più ignorante in aerodinamica capisce che un diffusore è un corpo unico e che unica è la vena fluida soggetta a variazioni di velocità e di pressione: non sono pensabili - non lo sono mai stati in passato - rinforzi esterni o sdoppiamenti o vasi comunicanti tramite fessurazioni.
In più, il regolamento stabilisce, senza mezzi termini, che le parti interessate «devono produrre in ogni circostanza superfici uniformi, solide, dure, continue, rigide e impenetrabili». E non esiste continuità o uniformità nel disinvolto passaggio da un canale all'altro. Quindi, dinanzi a queste inconfutabili verità, non si sa come riusciranno i bravi giudici ad affermare, documentatamene, che i commissari hanno avuto ragione a giudicare legali i dispositivi, in Australia e in Malesia, e soprattutto che il delegato tecnico li ha subito approvati, ad inizio anno, o che il regolamento 2009 è stato scritto correttamente.
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