da Alassio
Non fiori, ma opere da bere. Perché per lui, il defunto, «la puntura» era una vera opera darte, adorava quella spruzzata di Campari su vino bianco da sorseggiare con gli amici. Tanto che Aldo Vena aveva promesso di offrirne un giro anche da morto. E così al suo funerale, celebrato ieri ad Alassio, ha voluto che dopo la benedizione al feretro non venissero versate lacrime, ma interi calici del suo aperitivo preferito. Una volontà espressa anche alla famiglia, tanto che è stata proprio la figlia a insistere perché quel desiderio di papà Aldo venisse rispettato appena fuori del sagrato della parrocchia di SantAmbrogio.
«Tanto da non confondere il sacro con il profano - conferma Marco Melgrati, sindaco di Alassio e amico del defunto -. Sapevo di questa sua volontà, aveva sempre detto di voler offrire da bere ad amici e nemici, anche se di nemici credo ne avesse meno che pochi». Vena era un commerciante molto noto e stimato nella città del Muretto, era stato anche dirigente della Confesercenti e soprattutto uno dei più battaglieri sostenitori dellapertura domenicale dei negozi, oggi quasi una consuetudine grazie a quella sua ostinata campagna promossa negli anni in cui le liberalizzazioni e il turismo dovevano soggiacere a regole da contrattazione sindacale metalmeccanica.
La morte di Vena ha sorpreso Alassio, abituata a vedere quel signore di 66 anni anche un po schivo e riservato, passeggiare sul lungomare con la sua bicicletta.
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