Marcello Di Dio
da Roma
Quando alle 18.30, dopo circa tre ore di riunione con Guido Rossi, il Coni rende noti i nomi dei vicecommissari della Federcalcio, si capisce che il primo passo per uscire dallimpasse è stato fatto.
Nella scelta della squadra vengono azzerati completamente i componenti federali (resta il solo Giancarlo Abete, convocato durgenza al Coni mentre è in corso lincontro tra Rossi e il presidente Gianni Petrucci, come capodelegazione dellItalia al Mondiale tedesco), ma di fatto vengono esautorati anche i componenti dellufficio indagini. Tanto che il Coni decide che sarà lo stesso Rossi a tenere personalmente i rapporti con le autorità giudiziarie, senza delegarli ad altri organi. In pratica, viene delegittimato il generale della Finanza Italo Pappa - capo degli 007 federali - ma non è da escludere anche un rimpasto allinterno dellufficio (in questo caso occorrerebbe un sostegno del Coni, come previsto dalle norme federali), colpito duramente - a livello di credibilità - dalliscrizione nel registro degli indagati di uno dei vice di Pappa, Francesco Attardi. «Sono venuto per questo...», il commento di un soddisfatto Rossi mentre esce dal palazzo del Coni a chi gli chiede se seguirà «attentamente» il lavoro degli organi di giustizia sportiva.
Saranno dunque tre, e non quattro come previsto, gli assistenti del commissario straordinario: lavvocato Paolo Nicoletti - allievo di Rossi con il quale ha seguito la vertenza Fifa tra Inter e Barcellona per Ronaldo ed esperto di quotazioni di società in Borsa - che si occuperà del coordinamento generale; lalto magistrato Settembrino Nebbioso - già capogabinetto dellex ministro della Giustizia Roberto Castelli e attuale giudice sportivo della Lega Dilettanti - che seguirà il settore Norme e Regolamenti; lex giocatore del Milan Demetrio Albertini - nel direttivo dellAssocalciatori - che svolgerà il suo compito per lattività sportiva.
La lunga giornata («le mie sono sempre così...) di Guido Rossi comincia verso lora di pranzo a Napoli. Il commissario incontra per due ore i pm partenopei Beatrice e Narducci, seccati per la fuga di notizie sullinchiesta. Rossi non riceve, come sperava, gli atti. Li avrà sicuramente la prossima settimana: questa lassicurazione dei pm, che gli chiedono garanzie ulteriori, temendo ulteriori fughe di notizie nel momento più delicato dellinchiesta, ormai alla stretta finale. Qualche ora più tardi il Coni assegna a Rossi la competenza esclusiva del rapporto con le Procure. Un ruolo fondamentale in questa crisi gravissima, che non può non rassicurare i magistrati. Dalla fine di maggio, dunque, il via ai processi e ai deferimenti (non è escluso che si utilizzi il rito abbreviato, visto che il materiale in mano ai pm è già «pesantissimo») e poi avanti a tappe forzate per cercare di rispettare il limite posto dallUefa, che entro il 10 luglio vuole conoscere le squadre italiane iscritte alle Coppe europee. Ma il primo atto di Rossi sarà una visita lunedì nel ritiro degli azzurri a Coverciano in compagnia del presidente Petrucci. Intanto il vice presidente vicario dellAia Sagrestani (reggente dopo le dimissioni di Lanese) dà un segnale forte, sospendendo nove arbitri e undici guardalinee.
Oggi riparte il lavoro dei pm romani Palamara e Palaia, che indagano sulla Gea World, con unaudizione eccellente: quella del ct della Nazionale Marcello Lippi, sentito come persona informata sui fatti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.