Commissario del traffico Albertini vuole la proroga per finire le «sue» opere

Chiederà al governo poteri speciali per altri 3 o 4 mesi: «I consiglieri non decidono per paura di perdere voti e devono partire ancora altri progetti»

Commissario del traffico Albertini vuole la proroga per finire le «sue» opere

Chiara Campo

Supercommissario fino all’ultimo. Il sindaco Gabriele Albertini chiederà al governo di «allungare» di tre o quattro mesi la scadenza dei poteri speciali per l’emergenza traffico, in scadenza a fine dicembre a quattro anni dall’«investitura». L’obiettivo è di arrivare ad una proroga mirata almeno all’avvio di alcuni grandi progetti, come le linee 4 e 5 della metropolitana e di parcheggi importanti, come quello nei pressi della stazione Centrale e del Castello Sforzesco, che altrimenti rischiano di rimanere in stallo. Procedere attraverso i canali tradizionali - giunta, commissioni, consiglio -, a pochi mesi dalle elezioni potrebbe mandare a monte i piani e far saltare finanziamenti. Solo qualche giorno fa, del resto, proprio Albertini ha criticato l’atteggiamento della maggioranza in aula, «tutti i consiglieri - ha sostenuto - hanno paura di decidere in questi mesi, perché pensano che le loro azioni possano essere censurate dall'elettorato». Ragione in più per rivendicare il diritto a procedere in autonomia fino alla fine del suo mandato. «Il sindaco - ammette l’assessore al Traffico Giorgio Goggi - potrebbe chiedere la proroga dei poteri speciali, ma limitandola solo ad alcuni progetti mirati, ad esempio per la linea 4 della metropolitana o per alcuni grandi parcheggi».
Tra il 2002 e il 2005, il sindaco-commissario ha dato il via libera a progetti di opere e interventi per oltre 1,5 miliardi di euro, di cui 845 milioni finanziati dal Comune e 683 da altri enti. I poteri speciali hanno consentito ad Albertini di prendere rapidamente le decisioni importanti sul traffico, bypassando le lentezze burocratiche con cui le amministrazioni devono costantemente fare i conti. Accelerazione che diventa urgente, ora, nel caso della linea 4: il project financing non è stato considerato un modello adeguato, e l’alternativa è già allo studio: «Nella Finanziaria sono stati previsti finanziamenti - spiega il coordinatore del Comitato attuatori, Giuseppe Cozza -, ma rischiamo di perderli se non vengono collegati ad un progetto». Non è detto che si riesca ad arrivare al dunque entro fine dicembre, e se si oltrepassa quel limite, senza la proroga a «SuperAlbertini», il progetto dovrà percorrere i sentieri pericolosi di giunta e consiglio comunale. Idem per la costruzione della linea 5 della metropolitana - da via Garibaldi a via Dergano -, che il Comune intende invece realizzare con il project financing. Fino a maggio si era presentato un solo raggruppamento di imprese (quello che fa capo ad Astaldi) e non sembrava necessario procedere a gara per concedere i lavori a un privato. Ma prima che scadesse il termine, un secondo gruppo (Impregilo, Condotte, Grassetto), sorprendendo anche Palazzo Marino, ha chiesto di partecipare con un progetto.
«I tempi si sono allungati - ammette Cozza -, contiamo sempre di poter aggiudicare i lavori entro fine dicembre, ma non è detto.

La procedura potrebbe richiedere un paio di mesi in più: se il sindaco avrà ancora i poteri speciali, potrà aggiudicare rapidamente i lavori a uno dei due raggruppamenti». Ma c’è un se. E la riunione del Comitato attuatori, in programma domani, studierà le mosse per mettere al sicuro progetti e fondi.

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