Il peggio è probabilmente passato per la zona euro, ma la disoccupazione in aumento e le scorte in calo peseranno sulleventuale ripresa. Nel rapporto trimestrale sui Paesi dellarea delleuro, la Commissione di Bruxelles conferma che si notano i primi segnali di miglioramento, e tuttavia la situazione resta «fragile». Nel primo trimestre di questanno, Eurolandia ha registrato un calo del Pil del 2,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Nei trimestri successivi si prospettano dati meno allarmanti, anche grazie agli interventi dei governi ed al miglioramento in atto nei mercati finanziari. Per il commissario europeo agli Affari economici e monetari, lo spagnolo Joaquin Almunia (nella foto), il secondo semestre «non dovrebbe vedere uneconomia in caduta libera», e tuttavia non è ancora venuto il momento per pensare a strategie duscita dagli aiuti pubblici. Al contrario, spiega, è possibile che siano necessarie nuove misure di stimolo. La disoccupazione è balzata al 9,2% in aprile, ed è la più elevata da dieci anni a questa parte, e con il calo delle scorte potrebbero «pesare sulla ripresa», osserva la Commissione.
Quanto allinflazione in Europa, Almunia prevede che sarà negativa per qualche mese, ma ci sono rischi per il futuro «a causa del rialzo dei prezzi del petrolio e delle materie prime, come è successo due anni fa», ricorda il commissario. Perciò, una volta che la ripresa si sarà materializzata, la Bce dovrà pensare a come ridurre la liquidità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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