Comodità a colori: ecco lo stile giusto per i bambini

C'è la sneaker a stelle e strisce con lacci in pelle e fondo anticato, e il «desert boot» mimetico in nabuk con stringhe e cuciture a contrasto. C'è la classica ballerina da bambina romantica in versione invernale, e il biker più aggressivo e modaiolo in pelle, con borchie applicate e doppia fibbia. C'è lo stivaletto in crosta dal fondo invecchiato con borchie e strass, e il polacchino con fantasia multicolor serigrafata su crosta.
La collezione per il prossimo autunno-inverno che Melania porta al Micam (padiglione 6, stand E19- E21-E23-E25) è divertente e in technicolor, ma soprattutto è pensata in ogni minimo particolare per essere calzata dai bambini. Fantasie, colori e ispirazioni sono tantissimi: dalle stampe variopinte al camouflage, alle tinte più classiche come il blu ed il grigio fumo, con un tocco rock e glam, dato dalle ormai immancabili borchie e strass. Ma, tendenze a parte, quel che conta di più in queste scarpe sono la cura e l'attenzione per la salute del bambino: caratteristiche fondamentali delle collezioni Melania, che fanno la differenza. E poi ci sono i prezzi. Perché da oltre 40 anni, questo brand tutto italiano mette ai piedi di bimbi e bimbe (dalla culla ai 16 anni ma anche oltre, perché i numeri arrivano fino al 40) scarpe belle, comode, resistenti, e con un rapporto qualità-prezzo quasi miracoloso. Nonostante la produzione - che coniuga innovazione tecnologica e fase «manuale» in cui la calzatura viene lavorata pezzo per pezzo - si svolga interamente nelle Marche, nello stabilimento di Monte Giorgio, e usi solo materiali naturali di primissima qualità (nabuk, pelli naturali, crosta) i prezzi al pubblico sono davvero bassi (dai 36,90 euro, per dire), una vera rarità di questi tempi.
Curatissime in ogni particolare - dai dettagli anatomici fino alle solette - il segreto delle scarpine Melania sta tutto nel processo produttivo, che si svolge all'interno dell'azienda, con una grande capacità produttiva, per questo si possono contenere i costi. A queste caratteristiche si aggiunge il Made in Italy, un valore, ma al giorno d'oggi anche una scelta che assicura un prodotto di qualità (qui poi siamo nel distretto calzaturiero marchigiano, unico al mondo), e allo stesso tempo permette salvaguardare l'occupazione nel Paese.
Anche per questo, fanno sapere dall'azienda, la distribuzione del brand, che in Italia conta 7 monomarca (sparsi fra la Puglia, il Lazio, la Campania, e le Marche) si sta espandendo sempre di più verso i mercati esteri. Oltre all'Europa, dove di recente «è iniziata un'importante collaborazione con un distributore per il Regno Unito, ci sono analoghi sviluppi per la Libia, mentre sono in crescita mercati come Russia, Cina, Nord e Centro America».
E non stupisce che il brand abbia così tanto successo. Oltre a una produzione di collezioni ampie e variegate, alla?costante ricerca in fatto di stile, materiali, e tecnologia, Melania gioca da sempre molto sulla?comunicazione innovativa nei contenuti e nella forma. Già dal lontano 1982, quando fu il primo marchio italiano del settore a investire in pubblicità con uno spot tv.

In più l'azienda si schiera da sempre dalla parte dei più piccoli: l'attenzione verso la salute e le esigenze del bambino viene prima di tutto (anche delle mode e delle tendenze). E poi l'azienda è molto presente a livello sociale sul territorio, con iniziative pensate ad hoc per le scuole e per i bambini. Insomma, da quasi 50 anni è dalla parte del bambino.