La compagnia torna alla conquista di Malpensa

Per l’inverno prossimo ha presentato richiesta di poter volare per i principali scali di Europa, Asia e America

da Milano

Alitalia torna alla conquista di Malpensa. La compagnia, nel pieno dell’operazione di salvataggio, non ha dimenticato la necessità di far ripartire i voli intercontinentali perduti in Lombardia. E durante l’estate ha chiesto per la prossima stagione invernale, la Winter 2008-2009, gli slot che consentono di poter volare sui principali scali dell’Asia e dell’America: Chicago, Caracas, Boston, Buenos Aires, Mumbai, Delhi e Pechino. Sette rotte che si aggiungono a New York Jfk, San Paolo e Tokyo, le uniche tre destinazioni a lungo raggio che si sono salvate dal declassamento di Malpensa.
Novità anche per le destinazioni del bacino del Mediterraneo e per alcune città europee che erano scomparse dagli orizzonti di Alitalia. La compagnia ha chiesto slot per Dakar, Damasco, Algeri, Tirana, Sofia, Istanbul, Berlino, Monaco, Vienna, Strasburgo e molte altre destinazioni. Inoltre, aumenterebbero le frequenze di numerose tratte che erano state ridimensionate nei mesi scorsi. Un primo passo per riprendere, almeno in parte, le posizioni del passato.
La mossa dell’Alitalia di chiedere ad Assoclearance di mantenere la gran parte degli slot, ragionevolmente decisa di concerto con l’azionista, il ministero dell’Economia, e con l’advisor, Intesa Sanpaolo, segnala una volontà di riposizionamento della compagnia su Malpensa. Per l’estate 2008 Alitalia (in vista dell’acquisto da parte di Air France-Klm) aveva ceduto il 75 per cento dei voli su Malpensa, causando una caduta del traffico. Gli ultimi dati di Assaeroporti, relativi al luglio 2008, segnano meno 24,8%. Per l’inverno la situazione è sensibilmente migliorata: la compagnia ha rilasciato solo il 35 per cento degli slot che aveva l’anno precedente, chiedendo di ripristinare - rispetto all’estate - molti voli verso le capitali europee e soprattutto in direzione di India, Venezuela, Stati Uniti, Cina.
I rumors sulla semestrale di Alitalia che sarà approvata dal cda e resa pubblica a breve evidenziano come ai danni subiti dal traffico aereo di Malpensa non siano corrisposti adeguati vantaggi per Fiumicino. Come dire che il gioco sembra non valere la candela. Malpensa ha già recuperato circa la metà dei voli perduti con l’abbandono di Alitalia nella primavera scorsa. Gli ultimi dati della Sea, la società di gestione aeroportuale, parlano di una ripresa di circa 400 voli sugli 800 tagliati da Alitalia. Con il ritorno della compagnia di bandiera potrebbe rientrare anche l’altra metà, rendendo l’hub lombardo nuovamente competitivo rispetto ai concorrenti, anche in vista degli accordi con un partner europeo.
Segnali ritenuti soddisfacenti in Regione Lombardia, da dove era partita una forte battaglia politica per il recupero di Malpensa. Spiega Raffaele Cattaneo, assessore a Trasporti e Infrastrutture: «Se fosse stata presa la decisione contraria, ovvero di cedere gli slot, sarebbe stato un macigno gravissimo sullo sviluppo futuro della compagnia, perché avrebbe precluso grandemente la possibilità di Alitalia di tornare a Malpensa.

Oggi invece Alitalia si riappropria del diritto di volare su Malpensa e si ricandida a tornare a essere quel che naturalmente dovrebbe essere, ovvero il vettore di riferimento, l’hub carrier dell’aeroporto lombardo». Per rilanciare Malpensa servirebbero altre decisioni, compresa quella di usare effettivamente gli slot richiesti (che potrebbero essere utilizzati anche dal partner Air One). Ma un primo segnale è arrivato.

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