Milano - Per la sua squadra del cuore avrebbe dato tutto. Eppure, ironia della sorte, la sciarpa nerazzurra che custodiva gelosamente fin da bambino rischia ora di aggravare la sua situazione.
Portafortuna Stefano Spera, interista doc di 33 anni, è stato arrestato lo scorso sabato per la tentata rapina alla banca Cariparma di via Pistrucci del 18 gennaio. In quell’occasione, il rapinatore indossava la sciarpa da cui non riusciva a separarsi. La stessa è stata riconosciuta al collo dell’autore di altre undici rapine in altrettante banche, di cui ora il 33enne è sospettato. Spera ha raccontato agli investigatori di essersi sempre sentito un portafortuna per la sua di Mourinho: "Quando vado allo stadio a vedere l’Inter, la mia squadra vince sempre", ha detto. Per questo, il rapinatore ha spiegato di aspettarsi che quella stessa sciarpa indossata tante volte allo stadio Meazza ricambiasse il favore portandogli fortuna durante il colpo. Ieri però il 33enne, con tanto logo dell’Inter tatuato sul braccio sinistro, ha esultato, da dietro le sbarre di San Vittore, per la partita Inter-Barcellona.
L'impronta A tradirlo è stata l’impronta digitale lasciata sul pulsante di apertura della banca. L’uomo, lo scorso 18 gennaio, era fuggito a mani vuote perchè aveva fatto male i calcoli. Entrato nella filiale alle 8.40 in compagnia di un complice ancora ricercato e armato di taglierino, aveva atteso inutilmente l’apertura della cassa temporizzata, chiusa automaticamente dieci minuti prima del suo arrivo.
La polizia ha rilevato le impronte e lo ha raggiunto sabato scorso nell’abitazione della madre in viale Molise. Stefano Spera è ora sospettato di essere l’autore di altre 11 rapine commesse nella zona est della città, da viale Zara a Rogoredo, tra lo scorso settembre e marzo per un bottino complessivo di quasi 40mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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