Concerti e drammaturgia con le letture possibili a Palazzo Spinola per i 50 anni dall'apertura del prestigioso museo civico genovese e un inedito omaggio al grande Ingmar Bergman. Una serie di manifestazioni che fanno da contorno alla grande festa organizzata per il 31 maggio, giorno della firma dellatto di donazione allo Stato della famiglia nobiliare genovese.
Il programma delle feste in musica e del teatro nei palazzi nobiliari è stato presentato ieri mattina nella sede di piazza Pellicceria dal direttore della galleria Nazionale Farida Simonetti, dal presidente dell'associazione Amici nuovo Carlo Felice Giuseppe Isoleri, dal presidente dell'associazione Amici del conservatorio Paganini Guendalina Cattaneo Della Volta, dal direttore di Teatri Possibili Liguria Sergio Maifredi.
Si comincia domani con il pianista Giacomo Battarino e le musiche di Franz Liszt e si continua Giovedì 17 alle 16,30 con il pianista Matteo Forte e musiche di Chopin, giovedì 24 con la soprano Elisabetta isola e il pianista Giovanni Piana con musiche di Schubert, giovedì 22 maggio con il Quartetto Silente ce musiche di beethoven, giovedì 29 maggio con Franco Giocosa e Giuseppe Giusta con musiche di Brahms, sabato 21 giugno con il pianista Raffaele Ottonello e il violoncellista Lorenzo Mazzieri e musiche di Bach, venerdì 27 giugno con il rio Broz e musiche di Bach. Tutti gli appuntamenti sono alle 16,30 con ingresso libero nella sala dove si tengono i concerti e accesso al museo con ingresso a 4 euro.
Dalla musica alle letture drammatiche.
Il programma prevede il primo incontro teatrale martedì 15 aprile con Aristodemo di Carlo De Dottori, ragion di Stato e amore puro nella perfezione del verso barocco, mercoledì 23 aprile Judit di Federigo Della Valle, potere e morale nel capolavoro del tragediografo più importante del Seicento italiano, mercoledì 6 maggio Antigone di Vittorio Alfieri, la legge del sangue e la legge scritta si scontrano, così come le vite di Antigone e Creonte, sabato 17 maggio nella notte dei musei Sarabanda di Ingmar Bergman con Lisa Galantini, l'ultimo copione del grande regista, il più autobiografico, il più intimo. Gli appuntamenti sono alle 17,30. Il ciclo di letture drammatiche privilegia testi scritti per essere rappresentati non in un teatro, ma in dimore nobiliari creando cultura nei palazzi seicenteschi del centro storico genovese. Un'originale proposta che contribuisce all'arricchimento del calendario di manifestazioni offerte alla Galleria Nazionale in occasione del cinquantenario dalla donazione dei marchesi Paolo e Franco Spinola grazie ai quali, nel 1958, il cinquecentesco palazzo di famiglia è divenuto museo aperto ai cittadini.
«Si tratta di copioni teatrali - spiega Maifredi - che, almeno nei primi tre casi, sono nati per essere recitati nelel sale di un palazzo nobiliare prima ancora che sulle tavole di un palcoscenico. Sono, le due tragedie del Seicento, Aristodemo e Judit, oltre all'Antigone, grandi capolavori pensati da giovani nobiliari irregolari. I loro attori erano loro pari reclutati per l'occasione. È curioso notare come la vera spinta libertaria arrivi all'interno della classe aristocratica. Sono drammi che contrappongono il potere, la ragion di Stato al diritto naturale, i figli contro i genitori, la legeg del sangue e quella dei dodici. Abbiamo scelto anche di realizzare un omaggio a Ingmar Bergman con il suo ultimo capolavoro mai rappresentato in Italia».
Sergio Maifredi interverrà al convegno di studi insieme, tra gli altri, a Franco Quadri e Gabriele Lavia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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