Il pasticcio ora è completo. La lettera arrivata dal governo per fare i «complimenti» alla Regione Liguria in tema di Sanità si rivela un disastro completo sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto perché è stata inviata dal ragioniere generale dello Stato a Claudio Burlando e alla sua giunta mentre doveva essere una risposta ai consiglieri del Pdl che lavevano sollecitata, nella fattispecie Gabriele Saldo, Gianni Plinio e Matteo Rosso. Ma soprattutto perché nellesprimere giudizi lusinghieri sui «piani di rientro dei disavanzi finanziari» che addirittura fornirebbero «performances migliori rispetto a quelle attese» va completamente fuori tema. Nella migliore delle ipotesi, non coglie il problema che era stato sollevato.
Insomma, la lettera offre la possibilità a Burlando e compagni di farsi belli e di spernacchiare i consiglieri di centrodestra vantando i complimenti ricevuti da un governo di centrodestra, ma senza neppure averne ragione. «Solo dei taroccatori politici di professione come Burlando e Montaldo - spiegano Plinio, Rosso e Saldo - possono interpretare a loro favore la nota del Ragioniere Generale dello Stato che si riferisce esclusivamente al piano di rientro dai disavanzi sanitari e non già alla prospettiva di bancarotta ipotizzata nella lettera del Direttore Generale del Dipartimento Salute della stessa Giunta Regionale del maggio scorso. Non si possono fraudolentemente mescolare le pere con le mele». Nessuna risposta sarebbe insomma stata data alla questione del rischio bancarotta e del fallimento del piano di riordino della rete ospedaliera. Quello che resta è comunque il problema della lettera che il ragioniere dello Stato ha spedito a Burlando (e non ai consiglieri Pdl) dopo le valutazioni espresse dai ministeri della Salute e dellEconomia.
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